Si è svolto Rimini nell'ambito della XXI edizione della fiera Internazionale Ecomondo il progetto Optibiocat, finanziato per 7 milioni di euro dal Settimo Programma Quadro della Comunità Europea. Iniziativa partita sul finire del 2013 e che si concluderà il 29 novembre di quest'anno. Il focus del progetto che ha coinvolto ben 17 partner provenienti da otto stati membri è nella cosmesi verde. Optibiocat acronimo che sta per optimized esterase biocatalyist for cost-effective industrial production è stato coordinato dalla professoressa Vincenza Faraco, docente di chimica e biotecnologia delle fermentazioni del dipartimento di Scienze Chimiche dell'Università Federico II di Napoli, ed ha come obiettivo l'introduzione di nuovi biocatalizzatori e bioprocessi green in grado di far avanzare i settori degli enzimi e della bellezza.
La vision del gruppo Optibiocat
Il contesto all'interno del quale si è svolto il progetto fa riferimento principalmente all'industria cosmetica, settore leader in Europa ed in continua crescita, che richiede un'alta dose di innovazione per rispondere alle richieste dei consumatori in merito alla produzione di prodotti più naturali. Come afferma la prof.ssa Vincenza Faraco, che abbiamo incontrato per l'occasione, "la motivazione del continuo rinnovamento di questo tipo di prodotti è nella durata dei prodotti cosmetici che in media sono utilizzabili per circa 5 anni dalla loro creazione, cosa che comporta per i produttori la necessità di riformularli per più del 25% ogni anno".
Il progetto Optibiocat ha avuto lo scopo di sostituire i processi produttivi di tipo chimico con processi biotecnologici competitivi e a basso impatto ambientale.
La prof. ssa Faraco, coordinatrice del progetto spiega "il concetto alla base del progetto Optibiocat è proprio quello di partire dalle risorse naturali per sviluppare biocatalizzatori basati su enzimi, al fine di poter offrire degli ingredienti naturali per la formulazione di prodotti cosmetici. Se la procedura per creare prodotti di bellezza deve oggi necessariamente passare attraverso processi chimici di tipo tradizionale, grazie alle biotecnologie sviluppate dai ricercatori del gruppo Optibiocat, queste modalità potranno essere completamente rivoluzionate con l'introduzione di bioconversioni ecologiche, maggiormente efficienti sotto il punto di vista energetico, ma anche più sostenibili sotto quello economico".
Come intende contribuire Optibiocat alla green economy
Le biotecnologie industriali proposte da Optibiocat, contribuiscono a rispondere alla necessità di creare nuovi mercati attraverso la realizzazione di prodtti innovativi, e a consolidare i mercati esistenti mediante un costante incremento della qualità dei prodotti ad oggi disponibili.
Un ruolo fondamentale è svolto dagli enzimi, che sono biomolecole presenti in natura, in grado di catalizzare reazioni chimiche e sostituire i convenzionali catalizzatori chimici fornendo processi più ecocompatibili. Gli enzimi infatti rappresentano uno dei principali settori di mercato scelti dall'Unione Europea per la Lead Market Initiative For Europe.
L'idea principale del progetto Optibiocat è stata quella di realizzare reazioni basate su nuove forme di enzimi e nuove condizioni di reazione per la produzione di antiossidanti con migliorate proprietà su scala industriale. Nel dettaglio, afferma la prof.ssa Faraco "i risultati finali del progetto includono la creazione di nuovi composti sviluppati con l'utilizzo di processi green basati su nuovi enzimi, di cui è stato sviluppato un enorme portfolio.
L'offerta di Optibiocat riguarda il rinnovamento delle formulazioni cosmetiche tipiche di creme, lozioni e prodotti da make-up che utilizzano questi ingredienti, per far fronte alla necessità di prodotti più naturali".
Non soltanto l'industria cosmetica e a quella delle biotecnologie industriali potranno beneficiare dei risultati ottenuti dal progetto Optibiocat, ma anche industrie come quelle farmaceutiche, dei biocarburanti e alimentari. Inoltre i prodotti per la cura del corpo, basati sulle formulazioni cosmetiche Optibiocat, potrebbero essere realizzati in futuro sono destinati anche ai consumatori. Prodotti in grado di migliorare la qualità della vita delle persone non solo per il loro valore intrinseco, ma anche attraverso le procedure realizzative che operano nel rispetto della natura e del consumo energetico.