Dall'Irlanda agli Stati Uniti d'America

Irlanda, 1952. La giovane Eilis Lacey conduce una vita senza prospettive, lavora come commessa in un negozio ma è desiderosa di dare una nuova direzione alla sua esistenza. Con l’aiuto della sorella si trasferisce negli Stati Uniti d'America, a Brooklyn, dove trova un impiego in un grande magazzino e dove fa la conoscenza di Tony, un divertente idraulico di origini italiane, del quale si innamora.

Costretta a tornare in Irlanda a causa della morte della sorella, Eilis si trova davanti a una scelta: rimanere in Irlanda con la famiglia, tornando così alla sua vita di prima, oppure continuare il percorso di cambiamento, facendo ritorno negli Stati Uniti.

Brooklyn rappresenta la tela su cui si dipana il delicato ricamo di un cambiamento. La partenza verso il mondo che sembra promettere a tutti una nuova vita, una nuova dimensione sociale ed emotiva, segna l’inizio di un nuovo tragitto che altro non è che la fine di un recente passato. Se è vero che Eilis Lacey è mossa dal desiderio di riscattarsi dal grigiore a cui si sente condannata nella provincia irlandese, tuttavia si troverà costretta a sopportare i morsi della nostalgia, divisa tra i sentimenti profondi che la legano alla famiglia e i battiti del cuore che pulsa per il suo nuovo amore.

Il dramma della nostalgia

Brooklyn, che è valso a Saoirse Ronan la candidatura all'Oscar come miglior attrice protagonista nel 2016, è anche esaltazione del soave e timido silenzio in cui si muove una ragazza che tenta di costruirsi un’identità di lavoratrice e di donna in un paese lontano, è la storia di piccole e grandi conquiste, che vengono conseguite con pacata tenerezza e dolce accettazione. E’ la storia di un diaframma chiamato “Oceano Atlantico” che si frappone tra l’adolescenza vissuta nella contea irlandese di Wexford e l’ incipiente maturità, ancora tutta da vivere nel nuovo mondo.

Sembra una persona come tante Eilis Lacey, al contrario, pur nella sua mite malinconia e in quella sorta di dolore calmo che la accompagna senza mai lasciarla, diventa un’eroina dei tempi moderni, al pari di tutti gli eroi che, alla ricerca di un miglioramento delle proprie condizioni di vita, abbandonano la calda culla familiare alla volta di destinazioni sconosciute, costretti a scontrarsi ogni giorno contro il muro della nostalgia.