La notte del 4 marzo porta grandi verdetti, al di qua e al di là dell'oceano: in Italia si decide il destino del paese con le elezioni politiche, a Hollywood si tiene la tradizionale cerimonia degli Oscar, giunti quest'anno alla novantesima edizione.

In Italia tiene banco soprattutto il fatto che Luca Guadagnino è candidato con Chiamami con il tuo Nome: il film del regista palermitano (già regista di Melissa P.) concorre in quattro categorie, tra cui miglior film e miglior attore.

Per dovere di cronaca, va detto però che non si tratta di una produzione esclusivamente italiana. Ma, aspettative italiche a parte, molte sono le scommesse e tanta è la voglia di fare pronostici.

I favoriti

Il vero “mostro sacro” da battere sembra a tutti gli effetti Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, che si è portato a casa Bafta e Golden Globe come miglior film assieme alla protagonista Frances McDormand – Bafta anche al co-interprete Sam Rockwell (ve lo ricorderete ne Il Miglio Verde, Moon o Iron Man 2). Ottime chance però anche per La Forma dell'acqua, il cui regista, Guillermo del Toro, è dato per favorito dopo la vittoria ai Golden Globe, potendo essere infastidito solo da Christopher Nolan (Dunkirk).

Da non sottovalutare Greta Gerwig e il suo Lady Bird, nell'anno della riscossa femminile a Hollywood e nel mondo dello spettacolo in generale.

Uomini, donne e protesta

Premiato in USA e Regno Unito pure il gran favorito tra gli attori protagonisti, il poliedrico Gary Oldman, che con la sua interpretazione di Winston Churchill ne L'ora più Buia si fa totalmente carico di un film altrimenti piuttosto deboluccio. Nominato solo per La Talpa (2012) nonostante interpretazioni geniali in miriadi di film tremendamente mainstream (Leon, Dracula, le saghe di Batman e Harry Potter), il britannico non sembra temere concorrenti di spessore come Daniel Day-Lewis (Il Filo Nascosto) e Denzel Washington (Roman J.

Israel, Esq.). Tra i non protagonisti, il già citato Rockwell se la vedrà con il collega di set Woody Harrelson, il sempreverde Willem Dafoe (Un sogno Chiamato Florida) e Christopher Plummer, autentico miracolato degli Oscar dopo la frettolosa sostituzione di Kevin Spacey per il dilagante scandalo delle molestie sessuali partito dalla denuncia di Asia Argento: argomento che sicuramente terrà banco, in tutta probabilità allineandosi alla protesta dei due premi precedenti (tutte le donne vestite di nero) per i vari casi di molestie venuti alla luce, in primis quello del recidivo produttore Harvey Weinstein. E chissà se anche stavolta assisteremo a frecciate come quella dell'attrice e regista israeliana Natalie Portman, che all'annunciare coraggiosamente le nomination “tutte al maschile” per miglior regista ai Globes aveva creato non poco imbarazzo tra il pubblico.

Tre Manifesti a parte, in effetti, i film diretti da donne o con donne protagoniste non sembrano granché avvantaggiati: The Post non vanta la forza di altri lavori di Spielberg (ennesima nomination di Meryl Streep), La Forma dell'acqua non è esattamente un inno al Femminismo e Lady Bird di Greta Gerwig corre da assoluto outsider, come la protagonista Saorsie Ronan. Stessa sorte per Margot Robbie e il suo Tonya.

Piuttosto sciatti i nomi tra le attrici non protagoniste, tra cui spicca addirittura la cantante R&B Mary J. Blidge.

Le musiche

Lotta tra titani anche per la colonna sonora, dove John Williams (Star Wars: Gli Ultimi Jedi) e Hans Zimmer (Dunkirk), a secco rispettivamente dal 1994 (Schindler's List) e 1995 (Il Re Leone, sua unica statuetta su 11 nomination), affrontano Alexandre Desplat (La Forma dell'Acqua), Carter Burwell (Tre Manifesti a Ebbing, Missouri) e il chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood che ha curato la colonna sonora de Il Filo Nascosto.

Animazione: vittoria scontata?

Sarebbe bello pensare di no, ma a tutti gli effetti non sembra che Coco abbia avversari, in un anno deboluccio per i film d'animazione: Baby Boss sembra l'unica minaccia concreta, al contrario di Ferdinand e degli straordinari The Breadwinner e Loving Vincent: quest'ultima, produzione anglo-polacca che racconta della morte di Vincent Van Gogh su tela dipinta nello stile del compianto artista olandese.

I premi “tecnici”: Star Wars vs. Dunkirk?

È improbabile che Christopher Nolan porti a casa statuette di spessore, la regia abbastanza sicuramente verso del Toro e il miglior film praticamente in mano a Tre Manifesti a Ebbing, Missouri; ancor meno probabile che Lucasfilm/Disney porti a casa granché: L'ottavo episodio di Star Wars resta un film deboluccio a detta della maggior parte della community di fans, nonostante ben tre attori del cast partecipino alla serata da presentatori.

Resta il fatto che la battaglia per il sonoro si gioca soprattutto tra questi due titoli. Più aperta la lotta per fotografia, effetti speciali e costumi, dove entrano in gioco perle come Blade Runner 2049, L'Ora più buia e Il Filo Nascosto, probabile scommessa vincente per i costumi, La Bella e la Bestia permettendo. Mentre sembra abbastanza sicuro l'Oscar a Kazuhiro Tsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick per trucco e acconciatura (quanto fatto a Gary Oldman ne L'Ora più Buia è immane, nda). E chissà che i premi alla sceneggiatura non sorprendano, con il già citato Lady Bird o The Disaster Artist, in cui James Franco narra i retroscena del peggior film di sempre, The Room di Tommy Wiseau (l'artista del disastro che dà il titolo al romanzo da cui è tratto il film).

Le principali Nomination

Miglior film: Chiamami con il tuo Nome, L'ora più Buia, Dunkirk, Scappa, Lady Bird, Il Filo Nascosto, The Post, La Forma dell'Acqua, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior regia: Dunkirk - Christopher Nolan, Scappa - Jordan Peele, Lady Bird - Greta Gerwig, Il Filo Nascosto - Paul Thomas Anderson, La Forma dell'Acqua - Guillermo del Toro

Miglior attore – Protagonista: Timothée Chalamet - Chiamami con il tuo Nome; Daniel Day-Lewis - Il Filo Nascosto; Daniel Kaluuya – Scappa; Gary Oldman - L'ora più Buia; Denzel Washington - Roman J. Israel, Esq. - Non protagonista: Willem Dafoe - Un Sogno Chiamato Florida; Woody Harrelson - Tre Manifesti a Ebbing, Missouri; Richard Jenkins - La Forma dell'Acqua; Christopher Plummer - Tutti i Soldi del Mondo; Sam Rockwell - Tre Manifesti a Ebbing, Missouri.

Miglior attrice – Protagonista: Sally Hawkins - La Forma dell'Acqua; Frances McDormand - Tre Manifesti a Ebbing, Missouri; Margot Robbie – Tonya: Saoirse Ronan - Lady Bird; Meryl Streep - The Post. - Non protagonista: Mary J. Blige – Mudbound; Allison Janney – Tonya; Lesley Manville - Il Filo Nascosto; Laurie Metcalf - Lady Bird; Octavia Spencer - La Forma dell'Acqua.

Appuntamento quindi al 4 marzo 2018, su Sky Cinema Oscar HD (canale 304), a partire dalle 22:50, tra una sbirciata alla maratona elettorale di 'Chicco' Enrico Mentana e l'altra.