Ogni terra ha i propri eroi ed ogni città un figlio prediletto che ha dato lustro alla comunità. Per questo motivo vengono erette statue, nominate strade o dedicati palazzi. La memoria dei nostri eroi non può e non deve sparire. Su quest’onda emotiva si è mossa anche l’Australia anche se poi bon scott è più un figlio d'adozione visto che affondava le sue origini nella lontana Scozia...

Bon come Jimy, Jim e Johnny...

Che Bon Scott abbia lasciato un segno indelebile nei cuori palpitanti a corrente continua e corrente alternata, non è un segreto, ma la statua che veglierà da melbourne sulle anime rock è una notizia. Gli amanti degli AC/DC sono stimabili nell’ordine dei milioni in tutto il mondo ed anche chi fan sfegatato non è, difficilmente riesce a stare fermo sulle note di Highway To Hell o Rocker. Esagerato dedicargli una statua? Ascoltate e capirete...

Quando, Come, Dove e Chi? Il Perché non serve!

Quando: il prossimo 6 marzo sarà tolto il velo ad una statua di tre metri che riprende Bon Scott, il cantante dei primi AC/DC, quelli che si sono imposti nella seconda metà degli anni ‘70 con un esplosiva miscela di Rock, Blues e Rhythm and blues.

Come: l’Australia è terra di Rock basti ricordare, oltre agli AC/DC, anche i Jet ed in precedenza gli INXS, tanto per citare due nomi, ma la lista è corposa e ricca di talento. In questo contesto il governo australiano dà vita al progetto “Rockin’ The Laneways” in cui rientra anche questo importante tributo al cantante scomparso prima della consacrazione definitiva della band a livello planetario con Back in Black.

Dove e Chi: La band si forma nei primi 70’s a Sydney, ma la città che ospiterà il ricordo materiale di Bon Scott è Melbourne sull’AC/DC Lane. L'artista chiamato in causa per consegnare Bon Scott ai posteri è Mike Makatron

Perché: le motivazioni, come detto, non servono e chi è coinvolto emotivamente può dare la propria e sarà di certo la migliore!

Le statue del rock

Bon Scott non è il primo rocker a prestare la propria postura ed i propri lineamenti all'eternità sottoforma di statua. Il caso più eclatante fu Jim Morrison, il cui busto nel cimitero di Père Lachaise a Parigi divenne meta di pellegrinaggio da tutto il mondo, mentre a Seattle il tributo è volato su un Jimi Hendrix in una delle sue pose classiche con la "Strato" suonata in ginocchio quasi fosse il prolungamento del proprio corpo. Ad Hollywood il ricordo va al punk con i lineamenti di Johnny Ramone e ferve l'attesa per capire se anche Chris Cornell entrerà in questo particolarissimo "club postumo". Sono gli unici? Ovviamente no e se capitate dalle parti di Memphis non dimenticate una foto di fianco alla statua di Elvis oppure a Lisbona affiancatevi alla rock star della poesia portoghese, Pessoa, che siede pensieroso davanti allo stesso bar che lo ospitava quando era in vita.