Il Festival di Cannes, storica rassegna cinematografica, quest’anno in programma dall’8 al 19 maggio nella cittadina francese, non è ancora cominciato ma fa già discutere. Durante una conferenza stampa, tenutasi a Parigi oggi, 12 aprile, il delegato generale del Festival, il francese Thierry Frémaux, ha fatto sapere che il film loro del regista italiano, Paolo sorrentino, non è stato inserito nella programmazione anche se, aggiunge Frémaux, “le discussioni sono ancora in corso”.

Il film di Sorrentino, come noto, ha come protagonista Silvio Berlusconi, ed è per questo che alcuni mass media, come Libero e Dagospia, adombrano il sospetto che possano essere state le pressioni esercitate dal capo di Forza Italia, attraverso il suo avvocato Niccolò Ghedini, a bloccare l’uscita della pellicola a Cannes. Purtroppo per Berlusconi, però, la prima parte del film a lui dedicato, Loro 1, uscirà comunque nelle sale cinematografiche italiane da martedì 24 aprile.

La conferenza stampa di Frémaux: ‘Loro non sarà a Cannes, forse’

Come appena anticipato, è stato il delegato generale del Festival di Cannes, Thierry Frémaux, ad annunciare, anche se non ancora ufficialmente, l’esclusione del film Loro di Paolo Sorrentino dalla prestigiosa rassegna cinematografica.

La motivazione addotta dal rappresentante della festa del cinema francese è il fatto che la pellicola, lunga quasi quattro ore, venga presentata separata in due parti (Loro 1 e Loro 2) nelle sale italiane. E, in più, l’uscita di Loro 1 è prevista per il 24 aprile, addirittura in anticipo rispetto all’apertura della kermesse di Cannes. Comunque sia, precisa Frémaux per gelare le polemiche, la discussione sarebbe “ancora in corso”.

I sospetti di Dagospia e la teoria di Libero

Alla notizia della probabile esclusione da Cannes del film del regista napoletano Paolo Sorrentino, già vincitore del premio Oscar con La grande bellezza, la stampa italiana si è subito scatenata in cerca di retroscena. “Troppo patata bollente?

Imbarazzante per il non governo italiano?”, si chiede Marco Giusti su Dagospia, avanzando il triplice sospetto che “ci sarà stato qualche problema con gli avvocati di Berlusconi? Col #metoo? O ci saranno in mezzo anche gli affari internazionali di Berlusconi?”. Illazioni giornalistiche riprese subito, però, dal quotidiano Libero che, per quanto riguarda il movimento #metoo, specifica che le polemiche sollevate dalle femministe potrebbero aver inciso sulla decisione di escludere Loro da Cannes. Ma il giornale diretto da Vittorio Feltri considera più plausibile l’ipotesi che “possa averci messo lo zampino l’avvocato Niccolò Ghedini” su ordine di Silvio Berlusconi, furioso per le scene troppo spinte e per l’interpretazione del suo personaggio messa in scena dall’attore Toni Servillo.