In questi ultimi mesi, l’attenzione del mondo cinefilo è rivolta verso l'adattamento cinematografico di Dune, precedentemente realizzato da David Lynch (1984), firmato oggi da Denis Villeneuve (Arrival, Blade runner 2049) con un cast di eccezione (Thimotée Chalamet, Zendaya, Oscar Isaac, Jason Momoa ed altri). Proprio ieri (9 settembre), accompagnato dalla colonna sonora dei Pink Floyd "Eclipse" (riarrangiata da Hans Zimmer), è stato pubblicato online il primo trailer della pellicola di Villeneuve, che ha ricevuto nel giro di un'ora più di 180.000 visualizzazioni.

L'uscita del film, prevista per fine anno, potrebbe tutt'ora slittare ulteriormente ed essere posticipata a inizio 2021. Grazie a questa pellicola in uscita si è riacceso l’interesse per l’opera letteraria di Frank P. Herbert, vincitore del Premio Nebula e del Premio Hugo.

Perché Dune continua a scaturire interesse?

Iniziamo riassumendo sinteticamente la trama. La vicenda narrata dalle pagine della saga di Herbert si svolge in “una galassia lontana, lontana” per citare Star Wars, in cui vige un imperialismo in lento decadimento al cui vertice abbiamo un imperatore, sostenuto dalle grandi famiglie feudatarie e da due organismi: la sorellanza Bene Gesserit (organizzazione politico-religiosa dedita alla preveggenza attraverso l'utilizzo della spezia) e la Gilda.

Il motore economico dell’universo è rappresentato dal pianeta Arrakis, chiamato Dune dagli abitanti locali, completamente desertico e privo d’acqua. All’interno delle immense lande sabbiose vivono delle gigantesche creature vermiformi che producono la spezia (menage), sostanza indispensabile per acquisire le capacità di manovrare le astronavi che garantiscono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza dell’impero.

Il ciclo di Dune segue le vicende che ruotano intorno al pianeta e alla famiglia degli Atreides sulla quale ricade la scelta dell’Imperatore per governare il pianeta. In particolare, il primo libro della saga, Dune, narra l’ascesa dell’imperatore-messia Paul Atreides (Timothée Chalamet).

I temi attuali di Dune

In tutti gli autori è possibile ritrovare delle idee di fondo, delle monadi presenti in tutte le loro opere e Herbert non ne fa eccezione.

Tra i temi più ricorrenti troviamo il conflitto uomo-natura, tema attuale anche oggi. L’autore intende la natura come un ecosistema nella sua totalità in cui l’uomo nasce, cresce e muore. Nell’esalogia di Dune, l’habitat naturale esercita un ruolo fondamentale ed è uno dei fili conduttori dell’intera saga. La volontà della popolazione Fremen di cambiare l’assetto geofisico del pianeta (trasformare le immense lande sabbiose in giacimenti d'acqua) si rivelerà uno scenario catastrofico per l’intera galassia. Così, sotto l’etichetta che lo incasella nel genere letterario fantascientifico, Dune si presenta come una metafora di denuncia contro l’intervento distruttivo dell’uomo nei confronti dell'ambiente.

Altro tema è il ruolo della donna che rappresenta (anche se in maniera ancora limitata), nel periodo in cui viveva Herbert, una rivalsa di genere che esploderà qualche decennio dopo con il movimento femminista. Accanto ai protagonisti uomini del romanzo emergono figure femminili forti, in grado di avere influenza nelle decisioni politiche prese dalle gradi famiglie e dall'Impero. Prima fra tutte la concubina del Duca Leto II (padre di Paul Atreides), Jessica, per passare alla Principessa Irulan, moglie di Paul per ragioni politiche e narratrice dell'intero romanzo. Altra importante figura di spicco è Chani Kynes (Zendaya), di provenienza Fremen, unico e vero amore di Paul e a cui darà due figli che segneranno il futuro dell'intero Impero Galattico.

Nei successivi romanzi del ciclo di Dune verrà esplorato maggiormente il contesto religioso e in particolare il fanatismo che esso comporta. Anche se l’ambientazione del romanzo è situata, come si è detto, in un lontano futuro di processo tecnologico e scientifico, l'Umanità rifiuta l’evoluzione per seguire un violento jihad religioso che la farà piombare in un nuovo Medioevo. Un fanatismo che investe prima l’imperatore Paul Atraides e poi i suoi successori. Misticismo religioso promosso dalla popolazione Fremen, evidente trasposizione dello stile di vita del popolo arabo e della loro religione.

Un'opera completamente nuova?

Nonostante sembri completamente disconnessa dalla letteratura dell’epoca, l'opera di Herbert è legata imprescindibilmente alla controcultura generata dalla beat generation.

Un esempio di questo legame è il consumo della spezia, rivolto a pochi eletti all’interno del mondo di Dune (Bene Gesserit) e causa di guerre per il suo possedimento. Un consumo di droga per allargare l’area dell’inconscio, per citare sia Allen Ginsberg che Paul Atreides. Un viaggio, permesso dal melange, come conoscenza al di là dello spazio-tempo simile a quello fatto da Kerouac attraverso l’America. Anche la suggestione per il mondo orientale, in particolare arabo, deriva dalle grandi correnti letterarie e musicali che hanno caratterizzato tutti gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.

Dune è un romanzo fondamentale e significativo, uno dei capostipiti della fantascienza moderna e di grandi saghe cinematografiche come Star Wars e Star Trek, ma è anche il riflesso di una società in decadenza e di un’ecologia rigettata.

La visione di Frank Herbert che vede un ritorno alle origini, rappresenta un’utopia probabilmente non adatta all’epoca contemporanea votata al consumismo in tutti i suoi aspetti. Nonostante la chimera che l’opera contiene, i temi da essa presentati sono tutt’ora attuali e vivi tanto da permettere l’interesse delle nuovi generazioni. L'uscita del prossimo riadattamento del film porterebbe il ciclo di Dune vicino alle gradi saghe fantascientifiche, regalandogli l'immortalità oltre che letteraria anche cinematografica.