Nel romanzo “Le due vite di Tu” di Aldo Cernuto, autopubblicato a inizio dicembre 2021, si narra la nascita e la crescita fino ai 18 anni di un ragazzo come tanti, che affronta le gioie e i dolori della propria esistenza tra le vicissitudini familiari che contornano un'esistenza all'ombra di un padre che non è mai stato presente.
La cronistoria
L’autore segue un ordine cronologico per raccontare questa delicata e a volte drammatica storia di vita: si comincia nel 1987, quando il protagonista nasce.
"Ormai ci sei. Anzi, ci sei quasi. Tra un attimo, con la fulmineità di un big bang rovesciato, eternità e infinito imploderanno nella tua coscienza di umano. Quattro chili di atomi, organizzati in cellule (istruite a dovere dai tuoi geni), diventeranno in lenta progressione te: la tua consapevolezza di esistere. Per adesso, sei sospeso in una terra di mezzo", scrive l'autore nel momento della nascita del bimbo.
Si fa poi un salto nel tempo di tre anni e si ritrova il bambino con sua madre, una donna zelante, forse troppo, amorevole ma in modo poco sano. È evidente il suo rancore per l’ex marito e padre del protagonista e non manca di sminuirlo e denigrarlo davanti al figlio.
Si prosegue poi, anno dopo anno, fino al 2005, raccontando della quotidianità del bambino, della sua sofferenza per la mancanza del padre e del complicato rapporto con la madre, la quale non vede la realtà per quella che è ma altera tutto in funzione del proprio tornaconto, incurante dei sentimenti del figlio.
Il matrimonio fallito dei genitori
L’amarezza per il matrimonio fallito, che spinge ogni azione della madre, viene stemperata solo dalle sue enormi aspettative nei confronti del bambino: lui deve necessariamente soddisfare tutti i sogni materni, ma egli fallisce miseramente sia in campo scolastico che in attività secondarie, quali lo studio del pianoforte. Il giovane protagonista sente la pressione della delusione della madre e questo sentimento condiziona la sua crescita in negativo.
D’altra parte egli sperimenta un’educazione al mondo reale che gli tornerà utile in seguito.
Quando il protagonista abbandona l’adolescenza per tuffarsi nell’età adulta, il suo vissuto lo porta a un’evoluzione incredibile e soprattutto positiva, determinata dalla ribellione alla sua profonda frattura interna: ciò che rimane segreto agli occhi degli altri, però, è il dolore che ha accompagnato questa necessaria quanto traumatica trasformazione.