Nicola Pedana è presente all'Arte Fiera 2024 di Bologna per presentare il suo progetto con le opere di nuovi artisti e Blasting News lo ha intervistato per approfondire le sue aspettative sulla 50^ edizione della fiera internazionale d'Arte contemporanea e sulla pittura in generale.

Il gallerista campano ha fondato Nicola Pedana Arte Contemporanea a Caserta nel 2010, che da allora offre spazi a giovani artisti non ancora affermati ma conosciuti nel mondo dell'arte contemporanea, che si alternano ai nomi noti nel panorama internazionale.Tra questi Pietro Paolini, Giorgio Griffa, Claudio Olivieri, Vittorio Messina e molti altri.

Dal 2016, la galleria, ha iniziato una serie di mostre personali all'interno della Reggia di Caserta: Paolo Bini (vincitore del Premio Cairo 2016), Tino Stefanoni nel 2017 e Marco Casentini 2018.

Nicola Pedana: "Il mercato ci darà torto o ragione sulle scelte che abbiamo fatto"

Quali sono le sue impressioni riguardo primi giorni di permanenza ad Arte Fiera 2024 a Bologna?

"Direi che in questi primi giorni ho visto grossa affluenza di pubblico sia di curiosi e che di appassionati all'arte. Credo che sarà un'ottima edizione perché d'altronde è il cinquantenario della fiera. La manifestazione mi sembra molto equilibrata, molto bella e con dei lavori di grossa qualità e dire che tutti hanno portato delle cose interessanti da vedere e da apprezzare".

Secondo lei, quali sono gli artisti che consiglia assolutamente di non perdere all'Arte Fiera 2024?

"Per quanto riguarda il nostro programma, abbiamo portato due artisti italiani in carriera, che sono Marco Tirelli e Luigi Mainolfi. Poi tre giovani artisti che sono in dialogo tra di loro: Marco Rossetti, un fotografo che utilizza la fotografia come pretesto per realizzare delle sculture e raccontare dell'altro e poi Kyle Austin Dann, un artista californiano che realizza una pittura psichedelica molto colorata e che sta davvero riscuotendo molto successo sia da parte dei curiosi che dei collezionisti.

L'ultimo invece è un giovane artista italiano reduce finalista del premio Cairo e vincitore della Fondazione Bevilacqua La Masa, che si chiama Eric Pasino e realizza pittura".

Com'è l'andamento di questi primi giorni di fiera e quali sono le sue aspettative?

"Ci aspettiamo un gran pubblico e poi il mercato ci darà torto o ragione sulle scelte che abbiamo fatto.

Direi che sta andando abbastanza bene e vedremo nei prossimi giorni che cosa succederà. Posso dire che ci aspettiamo un po' di pubblico e persone interessate con la consapevolezza e la speranza di chiudere dei buoni affari".