Tutti quanti conosciamo la storia della giovane indiana Pocahontas, protagonista dell'omonimo film targato Disney.
La bellissima fanciulla della tribù Powhatan s’innamorò di John Smith, un marinaio inglese, salvandogli per ben due volte la vita e impedendo alle due popolazioni di scontrarsi in una sanguinosa guerra. La natura di questo sentimento, diviso dall’odio e dalle diversità culturali, sarebbe stato degno di una tragedia shakespeariana, essendo del tutto inventato.
La storia vera di Pocahontas
Infatti, Pocahontas non poteva provare alcun sentimento per John Smith, visto che vi erano fin troppi anni di differenza tra loro.
La figlia del capo tribù aveva 12 anni quando incontrò per la prima volta il marinaio inglese che, a differenza sua, aveva ben 27 anni di esperienza alle spalle. È però vero che la giovane salvò la vita di John Smith per due volte, l’ultima avvertendolo di un attacco nemico nel 1608. Invece sono finte le informazioni circa il suo nome. Infatti, Pocahontas risulta essere il suo soprannome dispregiativo (significa “viziata” o “disobbediente,” forse riferito a un carattere molto peperino e poco incline al rispetto delle regole), a differenza di Matoaka, che il suo vero nome indiano.
L’incontro con John Smith e il suo interesse verso la lingua e i costumi inglesi, furono importanti per i rapporti diplomatici fra la tribù dei Powhatan e i coloni inglesi, visto che la bambina ricoprì spesso il ruolo di ambasciatrice.
Nel 1614 fu rapita da Samuel Argall con l’idea di scambiarla con alcuni prigionieri inglesi trattenuti da suo padre. Durante la prigionia, durata oltre un anno, si convertì al cristianesimo cambiando il proprio nome in Rebecca e sposò il piantatore di tabacco John Rolfe, che aveva riscattato la sua libertà barattandola con del denaro.
Fu il primo matrimonio registrato tra un europeo e una nativa americana.
La notizia della sua conversione giunse fino alla madrepatria inglese, spingendo la regina in persona a interessarsi all'avvenimento e convocarla a palazzo. Purtroppo, la giovane Rebecca Rolfe morì durante il viaggio di ritorno, all’età di soli 21 anni, per cause ancora non del tutto chiarite (si pensa vaiolo o polmonite, ma all’epoca si alluse anche all'avvelenamento), e pochi anni dopo la storia della virtuosa principessa indiana venne dimenticata per qualche secolo.
Dalla storia alla finzione
La versione che noi conosciamo attraverso il film d’animazione targato Disney risale al racconto di John Davis nel libro “Viaggi negli Stati Uniti d’America” (1803) secondo cui Rolfe è un impostore messosi in mezzo tra i due innamorati, Pocahontas e Smith.
Questa versione romanzata, nata dall'esigenza di spiegare l’intreccio fra i personaggi e rendere la trama ancora più interessante ha però finito col confondere le vicende storiche.