Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Consumer Reports Analyzed, il tonno in scatola conterrebbe una quantità di mercurio pericolosa per le donne in Gravidanza. La notizia è alquanto sorprendente dato che da anni la FDA (Food and Drug Administration americana) e l'Agenzia di Protezione Ambientale, sempre americana, avevano considerato i quantitativi di metalli nel tonno in scatola non sufficientemente pericolosi per una donna incinta.
Lo studio è stato realizzato dagli stessi collaboratori della rivista che è il giornale dell'Unione dei Consumatori americani, un'organizzazione no-profit che quindi non ha alcun vincolo per critiche e nessun interesse a denigrare nessuno. Come molti sapranno, i pesci contengono delle sostanze che possono fare male alla Salute umana, tra le quali la maggior parte sono metalli. Ed in particolare proprio il mercurio, già riconosciuto da tempo come "bagaglio involontario" del tonno in scatola.
La FDA pochi mesi fa aveva realizzato un vademecum per le donne in gravidanza, spiegando che mangiare pesce fa bene al feto perché contiene omega-3, proteine ed altre sostanze nutritive importanti, e nell'elenco dei pesci "mangiabili" era finito anche il tonno.
Eppure dalla ricerca è risultato che il quantitativo di mercurio nel tonno in scatola è troppo elevato per potersi considerare sicuro. A quantità di peso, il tonno contiene 15 volte la quantità di mercurio che contiene il salmone. Altri pesci però ne contengono ancora di più, e sono di conseguenza più pericolosi ancora, come il pesce spada che contiene due volte e mezzo il mercurio contenuto nel tonno.
Secondo Jean Halloran, direttore delle iniziative politiche alimentari presso l'Unione dei Consumatori: "se una di quelle scatolette di tonno viene mangiata nel momento sbagliato dello sviluppo fetale, è un rischio. Proprio come alle donne incinte si sconsiglia di bere alcolici, durante la gravidanza è prudente evitare il tonno, soprattutto quando ci sono alternative di pesce con basse quantità di mercurio".