Mamma, la prima parola che tutti noi pronunciamo. Una parola ricca di amore, protezione, coccole. La mamma: una fonte di sicurezza, di affetto, di un porto sicuro dove rifugiarsi sempre. Ma cos'è una mamma? Esiste una ricetta magica per tramutarsi in una specie di essere perfetto, quasi fatato,immune agli sbagli? No, ma ci sono molti comportamenti che possono fare di una donna una madre: primo tra tutti quello di operare tramite l'ascolto del proprio cuore.

Non si nasce madri, ma lo si diventa giorno dopo giorno, sbagliando, amando ed agendo nel modo migliore per la vita che si è creata.

L'essere madre implica lo svolgimento di quello che viene definito come il mestiere più difficile, ma più soddisfacente del mondo. Una madre è colei che dispensa amore, coccole, cure, regole, insegnamenti di vita, rimproveri, castighi: insomma una fucina di indicazione al fine di permetterci di trovare la giusta strada da percorrere nella vita.

Una giusta strada che varia da figlio a figlio: poiché ogni individuo è unico e particolare nel suo essere. La mamma per ogni bambino è la più bella del mondo, la migliore, colei che può essere la misura di conforto di ogni torto e di ogni lacrima versata. Ogni donna crea con i propri figli un legame speciale, reso anche possibile dalla simbiosi che si sviluppa sin dal momento del concepimento, con la certezza che si sta creando una vita.

Un piccolo essere cresce nel corpo femminile, in esso si nutre, viene protetto cresce e si sviluppa. Questa consapevolezza, unità all'avvertire i primi movimenti, l'udire il battito del cuore del proprio bambino, tramite l'apposita ecografia, creano un rapporto destinato a durare per sempre. Rapporto che cresce e si consolida nel tempo, anche tramite il parto stesso: una grande fatica per la donna, ripagata dall'avere il proprio bambino.

Il parto è un trauma per il nascituro: passare dal ventre materno, caldo e sicuro, nel quale si dipendeva totalmente dalla propria creatrice, al mondo esterno, nel quale ogni movimento e atto devono essere totalmente autonomi. Compito di una madre è quello di accompagnare il proprio bambino attraverso il difficile cammino della vita: un cammino che è sempre impervio, difficile, che a tratti nasconde tranelli.

La vita è una continua scuola, un continuo imparare, una continua caduta. Ci si lecca spesso le ferite, ci si deve guardare spesso le spalle, ci si trova a confrontarsi con tradimenti, dolori, delusioni. Ci si trova faccia a faccia con sé stessi, l'avversario più temibile da affrontare: si deve prendere conoscenza dei propri limiti e dei propri difetti.

Una madre deve insegnare ad un figlio ad amarsi, oltre che ad amare, a dare valore agli altri, ma anche a se stesso. Una madre deve insegnare ad un figlio ad essere autonomo, a sapere affrontare il mondo e tutto ciò che in esso si trova. La vita però è una grande scatola piena di sorprese, che si contiene lati negativi, ma ne rivela anche di positivi,che cela al suo interno risvolti meravigliosi, esperienze che ti riempiono ed arricchiscono il cuore.

La vita è una fonte di dettagli che ti sorprendono, ammagliano, che ti strappano anche sorrisi e felicità dati da dettagli banali, ma densi di significato e perfetti nella loro semplice normalità. Una mamma infine è colei che , accompagnandoti attraverso se stessa, dal proprio corpo al mondo, ti insegna ad amarti ed ad amare ciò che ti circonda, a rispettare ed ad essere rispettato ed ad essere felice di potere fare parte del grande cerchio della vita.