Nel precedente post “I conti mentali: perché il risparmiatore è irrazionale per definizione” avevamo approfondito quanto sia difficile rapportarsi con gli aspetti più astratti del concetto di denaro e su come questo ci porti a creare, per semplificarci istintivamente la vita, dei veri e propri “conti mentali” (o “mental account”), con i quali classificare le nostre spese ed i nostri risparmi.

In realtà la contabilità mentale non è solo una semplificazione, ma può avere una funzione positiva se usata attivamente per definire meglio i nostri obiettivi e il nostro orizzonte d’investimento: ci aiuta ad essere più disciplinati, il che aiuta a raggiungere gli obiettivi d’investimento prefissati.

I “conti mentali” rappresentano un’ottima difesa contro la nostra emotività, la quale ci può spingere a commettere errori costosi. Inoltre i “conti mentali” possono essere, con l’aiuto di un consulente finanziario affidabile, un strumento utile per la pianificazione finanziaria.

Facciamo un esempio pratico, immaginiamo di visualizzare il nostro patrimonio attraverso obiettivi concreti come:

  • i soldi per acquistare una casa;
  • una somma messa da parte per pagare gli studi ai nostri figli;
  • il capitale da accumulare per garantirci un reddito soddisfacente per la pensione;
  • la liquidità necessaria per le spese correnti;
  • un ammontare di denaro che possiamo permetterci di investire in modo rischioso per regalarci uno sfizio, se le cose vanno bene.

 

È molto probabile che, segmentando così il nostro patrimonio, non spenderemo in modo irrazionale le somme che abbiamo accantonato nel “conto” che deve garantirci una serena vecchiaia o l’acquisto di una casa.

Saremo, invece, propensi a rischiare con maggior serenità sul “conto” che serve per pagarci una vacanza imprevista. Dividere i risparmi in conti segregati ci aiuti ad essere più disciplinati.

Se le categorie mentali in cui suddividiamo il nostro patrimonio vengono condivise con un consulente finanziario indipendente, come Advise Only, si può avere una percezione chiara dei veri obiettivi, della propensione al rischio e dell’orizzonte temporale desiderato.

Le scelte di portafoglio diverranno così più comprensibili: ad esempio, sui “conti” necessari a fronteggiare spese impreviste verranno scelti solo strumenti facilmente liquidabili, mentre sul “conto mentale” che deve garantirci la pensione vi saranno prevalentemente strumenti obbligazionari con scadenza vicina a quando andremo in pensione e, se mancano molti anni alla pensione, qualche investimento più rischioso volto a migliorare la redditività del portafoglio.

Secondo noi di Advise Only la vera consulenza finanziaria dovrebbe partire da una condivisione degli obiettivi di fondo del cliente e da una spiegazione chiara dei passi da seguire per ottenerli. Spesso, però, non è così. Consideriamo, ad esempio, la compilazione di un questionario MIFID presso un intermediario finanziario: di frequente il testo è scritto in un linguaggio difficile da capire, tanto da assomigliare più ad puro un obbligo formale richiesto dalla legge (vedi Adeguatezza MIFID) che a qualcosa di veramente utile e tutelante per il risparmiatore.

Un questionario così può diventare un mezzo nelle mani dell’intermediario per collocare prodotti finanziari, non come uno strumento per capire e condividere le nostre reali necessità di risparmiatore: sovente questo genera un senso di disagio.

La comprensione profonda degli obiettivi e del profilo dei propri clienti dovrebbe infatti essere il proposito principale dei consulenti indipendenti.

Invece, l’incomprensione reciproca tra risparmiatori e intermediari finanziari crea guai. Anche nel caso in cui la banca o il gestore abbiano lavorato bene: se gli obiettivi del cliente erano differenti e ci sono stati fraintendimenti, si può generare insoddisfazione e sfiducia. Visto l’affollamento di lamentele sul sito del CODACONS o le lettere dei risparmiatori alla stampa economica e finanziaria, si direbbe che di insoddisfazione e sfiducia ne è stata generata parecchia…

Noi sul sito di Advise Only proponiamo un test del DNA finanziario semplice, comprensibile e gratuito.

Chiunque può rispondere alle domande e capire, in pochi click, qual è il suo profilo di rischio, orizzonte temporale e la sua sopportazione a possibili perdite. Un investitore informato è un investitore migliore.