Il "Monte" , fondato nel 1472, e questo vale come primatoper essere la banca più antica in attività, per volere della Repubblica di Siena, divenne, nel 1624, "deiPaschi" quando il Granduca mediceoconcesse ai depositanti garanzia mediante il vincolo delle rendite dei pascolidemaniali della Maremma.

Facendo un balzo sin ai giorni nostri, nel 1995, con Decretodel Ministro del Tesoro, l'azienda bancaria è stata conferita in Banca Montedei Paschi di Siena, ed a partire dal giugno 1999, è quotata presso ilMercato Telematico Azionario della Borsa Italiana e fa parte, da settembre1999, dell'Indice FTSE Mib.

Con un ulteriore salto in avanti, arriviamo a Marzo 2012quando, in seguito ad indagini giornalistiche, si ha notizia che la banca nonha i conti in perfetto stato.

Secondo alcuni analisti, per capire cosa sia accaduto, cisono una serie di concause da tenere in considerazione, dalla crisi dei debitisovrani iniziata qualche anno fa, alle acquisizioni di Banca 121 eAntonveneta (con prezzi secondo moltianalisti troppo alti) ad Alexandria Capital ed alle altre operazioni suiderivati.

Alexandria Capital è un prodotto definito CDO-squared,ovvero una obbligazione che ha a garanzia un debito.

Questo strumento finanziario serve a "bonificare" un debitomediante un processo di diversificazione che dovrebbe portare ad una riduzionedel rischio di perdite in caso di default.

Per intenderci i CDO sono tra le principali cause dellacrisi finanziaria mondiale.

Secondo quanto riportato in una puntata della trasmissione"Report", Monte Paschi investe nei primi anni 2000 su Alexandria 400 milioni di euro, con una operazioneche già durante la trasmissione (in onda diversi mesi fa) fu definitarischiosissima.

In questo contesto bisogna nominare l'operazione Santorini, un'operazione di derivati, datata 2009, conDeutsche Bank a copertura dell'esposizione in Titoli di Stato.

Guardando l'articolo sul Fatto Quotidiano a firma di MarcoLillo, scopriamo che, in tutto questo calderone, il 10 ottobre 2012 un contratto risalente alluglio 2009 con la banca Nomura relativo al derivato Alexandria di cui abbiamoparlato poco sopra.

Questo contratto, non comunicato ai revisori dei conti,impone al MPS di riacquisire le perdite dei derivati scaricati nel 2009 sullabanca Giapponese.

In concreto, l'emersione di questo contratto impone unacorrezione al bilancio 2012 stimato in 220 Milioni di euro.

Dopo le prime notizie, ci è stata una forte agitazionerisparmiatori e correntisti, agitazione infondata quanto comprensibile.

La solidità della banca verrà, infatti, salvaguardatadall'acquisizione dei Monti Bond, questa manovra darà garanzia anche ai clienti della banca, salvaguardati, tra l'altrodal fondo interbancario di tutela dei depositi (che garantisce i depositibancari fino a 100.000 euro per depositante).

Ne abbiamo notizia nella relazione al Cda,dell'amministratore delegato Viola: "A fronte dei possibili impattipatrimoniali derivanti dagli esiti delle analisi relative a tali operazionistrutturate, codesto Consiglio ha deliberato di incrementare di euro 500milioni (da 3,4 a 3,9 miliardi, ndr) la richiesta al ministero dell'Economia disottoscrizione dei Monti bonds".

Per gli azionisti,invece, la situazione risulta più complessa, in quanto dovranno fare i conticon l'andamento delle azioni in piazza Affari e con il calo di immaginedell'intero gruppo.