Il presidente della Bce, Mario Draghi, presenterà a Francoforte, nel corso della riunione mensile del Comitato esecutivo, la nuova generazione di euro. I tagli, i colori e le immagini presenti sulle banconote rimarranno pressoché invariati, ma verranno messe a punto delle nuove caratteristiche per garantire maggiore sicurezza e salvaguardia, che renderanno l’euro una delle valute più difficili da falsificare. La nuova moneta infatti sarà arricchita di un nuovo elemento, ossia un ritratto di Europa, una figura della mitologia greca nella filigrana e nell’ologramma.

Stando alle parole pronunciate dal presedente Draghi, "Il ritratto è stato scelto perché ha un chiaro legame con il nostro continente e, inoltre, dona un tocco umano alle banconote". Il ritratto verrà utilizzato per le nuove banconote è tratto da un vaso di oltre 2.000 anni fa rinvenuto nell’Italia meridionale e attualmente custodito al Louvre di Parigi.Oltre all’ologramma, ci sarà l’immagine di Europa anche nella filigrana, dalla quale sarà possibile vedere in controluce, il numero della cifra che cambierà colore a seconda della luce.

Le nuove banconote verranno introdotte gradualmente e in ordine ascendente; la prima che inizierà a circolare sarà quella da 5 euro, che sarà disponibile a partire da Maggio e dopo un anno toccherà a quella da 10 euro.

Le banconote della prima serie avranno corso legale e potranno essere utilizzate insieme a quelle nuove, inoltre verrà comunicata con largo anticipo la data in cui non sarà più possibile utilizzare i vecchi euro.

 Tuttavia, la Bce precisa, "Le banconote della prima serie manterranno sempre il proprio valore e potranno essere cambiate per un periodo di tempo indeterminato presso le Banche centrali dell’eurosistema".

In tal modo sarà quasi impossibile riuscire a falsificare la moneta, operazione peraltro già assai difficile con la vecchia edizione. Secondo alcune stime infatti all’inizio del 2012 sono stati ritirati complessivamente 251.000 banconote false che se paragonate al numero di banconote autentiche circolanti, circa 14,6 miliardi nello stesso periodo, appaiono una cifra tutto sommato abbastanza esigua.