La Grecia è davvero al collasso, tra rapine aumentate del 600% in poche settimane, commessi di supermercati che permettono alla gente di prendere i beni di prima necessità dagli scaffali, assalti veri e propri ai supermercati, agricoltori che decidono di non distruggere la produzione per calmierare i prezzi ma di distribuirla alla popolazione, multinazionali senza scrupoli che sfruttano al massimo i lavoratori, i cui diritti in Grecia sono ormai evanescenti. Fame, solidarietà, insurrezioni e ribellioni sono all'ordine del giorno al di là del mare, sebbene gli italiani assordati dalla campagna elettorale e dal Festival di Sanremo non riescono a sentire il rumore prodotto dal collasso dello stato vicino.


La Kraft Hellas AE, l'Hellas Unilever, la Procter & Gamble, la Johnson & Johnson, la Henkel: tutte multinazionali che investono in Grecia, ma secondo gli analisti internazionali sono lontane dal voler aiutare il paese. Sarebbero invece attratte dai nuovi contratti approvati dal Parlamento Greco per lo stato di assoluta emergenza, contratti dove le indennità di malattia, gli straordinari, il quantum di stipendi e scatti sono rivisti pesantemente a sfavore dei lavoratori.

La Muller è invece al centro di uno degli atti più rappresentativi dell'attuale tragedia greca: 40 mila vasetti di yogurt non sono stati imbarcati dagli operai affinché fossero spediti lontano, ma distribuiti per strada, vicino ospedali e scuole. Gruppi anarchici rapinano negozi, supermercati, banche e (può sembrare incredibile ma è vero) distribuiscono il bottino tra la popolazione. E quelli tra loro che vengono acciuffati subiscono terribili pestaggi da parte della polizia, che hanno peraltro causato l'inchiesta e la successiva denuncia del caso da parte di Amnesty International.

Quale futuro, quali speranze per la Grecia? Al momento la situazione non potrebbe essere più tetra, considerando anche il peso sempre maggiore acquisito dal partito neonazista Alba Dorata (giunto incredibilmente all'11% di consensi), nonché il modo in cui la tragedia dello stato greco stia attirando le multinazionali. Arrivano investimenti esteri, ma i lavoratori sono più sfruttati che mai e ormai alcune multinazionali sono costrette a fronteggiare veri e propri ammutinamenti e rapine da parte dei dipendenti.