Il colosso svedese e ilgruppo veneto leader nel mercato della moda casual gettano la spugna edannunciano grossi tagli al personale in arrivo.

Per Electrolux si parladi 1.129 esuberi che interesseranno i 4 stabilimenti in Veneto, Friuli,Lombardia ed Emilia. I dati mondiali sulle vendite comunicati nella scorsasettimana avevano rivelato le grandi difficoltà dell'industria svedese deglielettrodomestici, ma solo in Europa. Infatti in Asia, Nord America e AmericaLatina si registra una forte crescita del fatturato, mentre nel VecchioContinente la crisi si fa sentire.

I sindacati, dal canto loro, rilanciano lapossibilità di offrire ai lavoratori dei contratti di solidarietà per sei oreal giorno.

Per quanto riguarda ilcaso Benetton, sono previsti 450 esuberi e nello specifico 228 a Ponzano Venetoe Castrette di Villorba, mentre invece sono state assunte 280 persone nellarete vendita.

Il numero di esuberiche verrà attuato da Benetton è superiore a quello che si pensava, infatti datempo si vociferava solo di un centinaio di licenziamenti. Invece i tagli interesserannomolte più persone tra sviluppatori di prodotto, tecnici e impiegati e anche 135laboratori terzisti, in gran parte veneti.

Per Benetton questi esuberisi spiegano con la flessione dei consumi che si è registrata soprattutto inItalia e in Spagna ma il rischio, già annunciato dall'industria veneta, è che Benettonaffidi la realizzazione di certi prodotti a fornitori esteri e internazionali. Cosìun altro tassello del Made in Italy si perderebbe a causa della crisi.