Il livello di fiducia degli italiani nel progetto Europa è ancora molto elevato: solo l'1% dei cittadini del Belpaese, infatti, prevede la fine della moneta unica. È quanto emerge dai dati dell'Eurobarometro, che confermano le evidenze emerse dall'ultimo rapporto Eurispes. Tra i risultati più importanti dell'Unione Europea, indicati dal campione interpellato, la nascita della moneta unica è ai primi posti insieme alla libera circolazione di persone beni e servizi (rispettivamente con il 31% e il 46%).

Il 51% degli intervistati dichiara di sentirsi cittadino europeo e il dato, disaggregato per classi d'età, mostra quanto i giovani si sentano già pienamente parte della casa europea.

Anche tra i 40 e i 54 anni si registrano percentuali sopra la media (58% del totale), al contrario delle persone anziane, che ancora faticano a sentirsi europei: tra gli over-55 anni solo il 45% dichiara di riconoscersi nel nuovo status.È anche vero, comunque, che da sola la moneta non è più sufficiente e quasi 7 italiani su 10 ammettono di non conoscere i diritti derivanti dallo status di cittadino europeo.

Oltre il 59% degli italiani,ritiene opportuna una forte azione dell'Unione europea nei confronti della crisi economica in atto e delle ricadute che questa sta avendo sull'occupazione, sul tessuto imprenditoriale e sulla ricchezza complessiva del Paese. Preoccupazione, questa, condivisa anche dai cittadini degli altri stati europei in difficoltà: Spagna, Portogallo e Grecia.

"Nonostante gli enormi sacrifici cui sono sottoposti, i cittadini italiani continuano a credere nel progetto europeo – dichiara Gian Maria Fara, Presidente dell'Eurispes – Siamo in mezzo al guado o si procede rapidamente verso una maggiore integrazione culturale e politica, o saremo costretti tutti a un rapido ritorno a casa".