Il direttore della Caritasambrosiana, Don Roberto Davanzo halanciato l'allarme sui tagli ai fondidei bambini che ha in programma il Comune di Milano: "Siamo preoccupati peri tagli, infatti, nonostante il bilancio del Comune sia slittato a settembre, iservizi per i minori in difficoltà sembrano ancora in discussione".

Mentre i soldi per acquistare i caccia F35 per fare la guerra, la stessa che la Costituzione italianaripudia, si sono trovati, come quelli per realizzare il nuovo campo nomadi di Milano, e quelli permantenere il parco auto della PA, per i bambinidi Milano a rischio, non ci sono soldi, e le comunità residenziali, icentri diurni e i progetti per gli interventi educativi a domicilio, rimarrannosenza fondi: il taglio previsto per il 1° luglio ammonta a 4,3milioni di euro.

Il direttore ha sottolineato come non affrontare il problemadei bimbi a rischio, significhi abbandonarli a se stessi, facendo aumentare il disagio sociale e i costi a carico ditutta la comunità: "La prevenzione èfondamentale anche per evitare l'intervento del Tribunale dei minori che toglieil bambino alla famiglia. Ma se l'assistenza in famiglia costa dieci, quandoentra in gioco il Tribunale dei minori,i costi salgono a cento. E il mantenimento del minore nella comunità è a caricodel Comune".

Conclude il suo allarmanteappello dichiarando che la comunità non è stata mai consultata, al fine dicostruire un tavolo di confronto sulle priorità anche per eventualinegoziazioni, nonostante il lavoro assistenziale e di sostegno che la comunità cristiana svolge da sempre inmodo silenzioso: "E'chiaro che decide il Comune, ma almeno ascoltarci...

Perchénon limare un altro capitolo di spesa?".

Immediata arriva la replica dall'assessore alle Politichesociali del Comune di Milano: "Itagli non comporteranno, in relazione ai settori minori, ridimensionamenti in grado di intervenire concretamente sulla vitadi bambini e ragazzi".