Oramai ci siamo. Entro domani, 6 luglio, si completerà il calendario d'inizio, in tutte le regioni d' Italia, dei saldi estivi 2013. In tal senso, ha fatto da apripista il Trentino Alto Adige che ha aperto la stagione sabato 29 giugno. Poi è stata la volta di Campania, Basilicata e Molise, dove gli sconti sono iniziati martedì 2 luglio. Infine, domani 6 luglio, completeranno il quadro tutte le restanti regioni: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.

Il Codacons, per quest'anno, prevede un calo delle vendite pari al 22% rispetto ai saldi estivi del 2012 nelle grandi città. Si stima, in pratica, che ogni cittadino spenderà in media tra 65 a 70 euro. Cifre tutt'altro che confortanti, dunque. Si tratterebbe di un evento decisamente nefasto, se le stime trovassero conferma nella pratica, per i negozianti che puntano sui saldi di fine stagione, per risollevare le sorti di un periodo nero per le vendite. I saldi di fine stagione, infatti, costituiscono un vero e proprio evento commerciale, dato che valgono all'incirca il 30% del fatturato annuo delle imprese.

Vediamo, dunque, quali sono le cosiddette "regole d'oro" da seguire per fare buoni acquisti ed evitare brutte sorprese.

Innanzitutto, occorre tenere presente che la possibilità di cambiare il capo acquistato è generalmente rimessa alla discrezionalità del commerciante. Lo stesso commerciante è, invece, tenuto alla riparazione o alla sostituzione del capo quando questo risulti danneggiato o non conforme (in base all'art.1519 ter del codice civile); qualora la riparazione o la sostituzione risultino impossibili, il commerciante sarà tenuto alla riduzione o alla restituzione del prezzo pagato.

L'acquirente, dal canto suo, è tenuto a denunciare il vizio del capo entro 2 mesi dall'acquisto. Per quanto riguarda la prova dei capi prima dell'acquisto, non esiste un obbligo ma è tutto rimesso alla discrezionalità del commerciante.

Il negoziante ha, invece, l'obbligo di indicare, sul cartellino, il prezzo intero di vendita, la percentuale di sconto e il prezzo finale.

Sarà, tuttavia, cura dell'acquirente il verificare che non ci siano irregolarità nell'indicazione del prezzo intero di vendita; in tal senso, è buona abitudine controllare il prezzo reale di vendita del capo di interesse, alcuni giorni prima dell'inizio dei saldi, per poter fare un confronto a posteriori. Non esiste, inoltre, un divieto per il negoziante di mettere in vendita dei capi non appartenenti alla stagione in corso; dovrà essere ancora l'acquirente, pertanto, a prestare attenzione in tal senso.