Il mercato sembra reagire con prudenza alla notizia della bocciatura del piano di ricapitalizzazione immediato del Monte dei Paschi di Siena da parte dell'assemblea degli azionisti. Dopo essere transitata in asta divolatilità per eccesso di ribasso e aver aperto in forte contrazione,l'azione prosegue le contrattazioni recuperando le perdite iniziali e muovendosi in territorio positivo. Importanti sono i volumi di scambio.

Ilclima di incertezza sulle prospettive di risanamento del terzoistituto di credito del paese viene quindi ulteriormente alimentato dalla decisione di posticipare alsecondo trimestre del prossimo anno il piano di ricapitalizzazionepredisposto originariamente dal management per il mese di gennaio. 

Salta dunque per ora l'operazione fortemente voluta dal duo Profumo - Passera e contestualmente evapora il consorzio internazionale già allestito a garanzia della riuscita dell'operazione.

Tale determinazione è stata assunta sabato mattina inseconda convocazione dalla maggioranza degli azionisti presenti all'assemblea guidata dalla Fondazione del Monte dei Paschi. 

L'istituto è impegnato a varare entroil 2014 nel quadro del piano di ristrutturazione concordato in sedeeuropea di concerto con Bankitalia e Tesoro, un rafforzamentopatrimoniale da 3 miliardi di euro con cui rimborsare una parte significativa degli onerosiMonti bond di cui la banca ha usufruito ad inizio anno.

Proprio il Tesoro nella serata di ieriè intervenuto con una nota escludendo per il momento lanazionalizzazione dell'istituto di credito e auspicando invece che ilpiano di rafforzamento patrimoniale prosegua.

Lo scontro fra la Fondazione azionistadi riferimento e il consiglio di amministrazione guidato dal Presidente Profumo e dall'Amministratore delegato Viola preoccupa i sindacatiimpegnati a fronteggiare in questi mesi il duro piano di risanamento.

Infuriano le polemiche e aumentano leincognite sul ruolo che la Fondazione Monte dei Paschi ha rivestito e tuttora rivestenella gestione della banca in grave crisi.