L'Istat ha pubblicato i dati dell'indagine sul reddito disponibile per abitante relativi all'anno 2012: al primo posto si piazza la provincia autonoma di Bolzano con 22.399 euro per abitante, l'ultima è la Campania con appena 12.265 euro. L'indagine, quindi, mette a nudo in poche cifre tutte le contraddizioni della realtà economica e sociale italiana: il reddito per persona delle regioni del Nord Italia è approssimativamente il doppio di quello delle regioni del Sud.
A fronte di una media italiana di circa 18 mila euro (17.948), nessuna delle regioni del Mezzogiorno riesce a superarla: in Sicilia, classificatasi penultima, il reddito pro-capite è di poche centinaia di euro al di sopra di quello della Campania: 12.722.
In Calabria, terzultima, il reddito è di 12.943 a testa. In Puglia e Basilicata si superano i 13 mila euro (rispettivamente 13.603 e 13.906), mentre in Sardegna è di 14.676. Molise e Abruzzo stanno sotto la media con poco più di 15 mila euro e l'Umbria sfiora i 18 mila.
Sopra la media le Marche con 18.514, il Lazio e la Toscana con circa 19 mila euro, la provincia di Trento con 19.428, il Veneto, la Liguria ed il Piemonte che superano i 19 mila e 500 euro, mentre Friuli e Lombardia superano abbondantemente i 20 mila euro. Sul podio l'Emilia Romagna con 21.039 euro pro-capite e la Valle d'Aosta, seconda con 21.762, distanti di circa mille euro dalla prima, Bolzano.
Da notare che tutte le regioni hanno fatto registrare un calo rispetto all'anno precedente, il 2011: a parte qualche eccezione, la classifica in questo caso è invertita, con le regioni del Sud che fanno registrare minori differenze rispetto alle realtà del Nord.
In Basilicata si è registrato un -0,8% di differenza, l'Abruzzo il -0,9%, mentre quelle con le differenze maggiori sono state la Liguria e la Valle d'Aosta con -2,8%. Bolzano, prima per reddito, ha fatto registrare un -1,9% rispetto al 2011, perfettamente in linea con la media nazionale, al pari di Lombardia e Veneto.