Le tasche degli italiani sono sempre più vuote e quelle dello Stato italiano hanno sempre più fame. Ci troviamo ad un passo dall'ingorgo delle imposte e intanto anche davanti al rischio di vedere, nuovamente, impennare il costo dei carburanti.

I rincari per benzina e diesel

Non resta che stare a braccia conserte e attende che arrivi l'ennesimo rincaro del greggio, sembra che il Gpl non sarà toccato, subiranno il maggiore incremento la benzina senza piombo e il diesel.

A causare il nuovo impennarsi dei derivato del petrolio sono le accise che puntano ad un esponenziale aumento, promettendo molto probabilmente di non arrestarsi qui.

A momento si registrano i rincari della compagnia Eni che ha incrementato di un centesimo il costo della benzina senza piombo e di mezzo centesimo quello del diesel. Senza cullarci sia chiaro, fin da subito, che ben presto dovrebbero accodarsi tutti gli altri fornitori di carburante.

Nelle grandi metropoli i rincari saranno percepiti ma data l'elevata concorrenzialità del prodotto molto contenuti si attende, infatti, un passaggio che vedrebbe la verde arrivare ad una media nelle grandi città di 1,8, costo per litro. Mentre, a pagarne le conseguenza saranno sicuramente chi si trova nelle zone limitrofe alla città o nelle piccole cittadine dove la concorrenzialità e minore che già ora vedono spesso la verde toccare picchi di 1,9 o 2 euro per litro. Così mettere in moto inizierà a costarci caro e amaro, sperando in un blocco di questa crescita sconsiderata.