La 1° vera novità della bolletta (elettrica) 2016 è l’inserimento del canone Rai per un importo di cento euro, dopo il parere positivo anche da parte del Consiglio di Stato che ha chiesto al Governo di riscrivere il decreto. Un altra novità consiste nell’ottenere alcuni bonus quali ad esempio il bonus sociale rivolto a quei nuclei familiari a basso reddito, con molti figli a carico e per persone che per le proprie condizioni fisiche necessitano di un consumo di elettricità notevole.

E’ stata inoltre abolita la progressività, ovvero quel meccanismo che fa pagare di più il kWh a chi consuma molto e di meno a chi ha bassi consumi. Ciò ha prodotto un cambio nei costi di consumo ripartiti su tre annualità, poiché aumentando la componente fissa dell’energia, il vantaggio aumenta per chi consuma di più e diminuisce per chi consuma di meno.

Per tutti coloro che dovessero avere dei problemi con bollette e pagamenti della luce e del Gas  è poi prevista la possibilità di attivare la bolletta web e ricevere le notifiche in tempo reale. Nello specifico si riceve un messaggio o un email che consente di avere un’immediata notifica di emissione bolletta.

Ciò consente anche di poter richiedere in tempo la rateizzazione dell’importo. Per il cittadino spesso vessato da bollette recapitate in ritardo non c’è solo questa di buona notizia. Da oggi è infatti possibile richiedere, in alcuni casi il rimborso dell’IVA sulle bollette elettriche. Ebbene sapere infatti che l’IVA nel caso delle bollette, spesso è applicata anche sulle accise oltre che sui servizi di vendita e servizi di rete. Ciò di fatto comporta una doppia imposizione che non sarebbe ammissibile proprio perché il cittadino paga l’IVA una prima volta sui servizi aggiuntivi ed una seconda volta sulle accise e sulle addizionali regionali. E’ stata da prima una sentenza della Corte di Cassazione che ha infatti specificato come salvo espressa deroga, un’imposta non costituisce mai base imponibile per un’altra imposta.

Successivamente dopo altri ricorsi da parte di cittadini, l’Enel è stata condannata a rimborsare l’IVA fatta pagare in più.

Qual è la procedura per richiedere il rimborso dell’IVA?

Innanzitutto è necessario consultare un avvocato, dato che c’è da tener presente che la Direttiva CE stabilisce che l’imponibile Iva comprende le imposte, i prelievi, le tasse, ad eccezione della stessa IVA. Si può così procedere a presentare un ricorso al gestore dell’energia elettrica o del gas, sottolineando di conseguenza l’esistenza di una doppia imposizione non dovuta. In alternativa si può sempre decidere di inserirsi in una class action portata avanti attraverso il sito di petizioni online Change.org. Per quanto riguarda le proporzioni del rimborso richiesto una recente stima della Federconsumatori ha valutato che la cifra si aggirerebbe intorno ai 55 - 75 euro annui su un consumo annuo in media di 1.400 metri cubi di gas.

Si tratta di rimborsi che non rappresentano cifre da capogiro se parametrati nell’arco temporale di un anno. Qualora però i rimborsi devono essere calcolati su 5 anni di imposizione non dovuta, l’importo lieviterebbe. In questi casi infatti è sempre la stessa Federconsumatori a dire che le cifre possono aggirarsi intono a 375 euro. Per rimanere aggiornati su tali argomenti potete premere il bottone segui in alto a sinistra accanto al nome dell'autore.