Mentre sul sito dell’Agenzia delle Entrate, già da ieri, sono disponibili i modelli del 730, ricordiamo che insieme a tutta una serie di spese da detrarre, è prevista anche la possibilità di beneficiare di alcuni crediti d’imposta. Inoltre con provvedimento n. 52443 dell’11 aprile inoltre sono state definite le nuove modalità tecniche di accesso al 730 precompilato da parte dei contribuenti.Vediamo, quindi quali sono i principali bonus, chi ne ha diritto e come vengono calcolati.

  • Innanzitutto in cima alla lista troviamo il bonus da 80 euro mensili, un credito d’imposta legato ai titolari di redditi da lavoro dipendente ed assimilati, il cui reddito complessivo non supera i 26.000 euro. Dal tale importo vanno esclusi i redditi derivanti dall’abitazione principale e le relative pertinenze. Tale bonus è pari a 960 euro mensili, se il lavoratore ha un reddito nell'arco dell'anno inferiore a 24.000 euro. Il bonus è riconosciuto dal datore di lavoro sostituto d’imposta, che riporta nella certificazione unica 2016 l’importo erogato al lavoratore. Qualora dovesse risultare un credito spettante maggiore o minore, il bonus viene conguagliato.

Bonus mediazione e arbitrato

  • Il credito d’imposta, previsto per la conciliazione o la mediazione, accordato entro il 30 maggio, è commisurato al compenso erogato ai conciliatori, fino all’importo 500 euro. Tale credito d’imposta viene dimezzato in caso di insuccesso. Tale bonus può essere utilizzato in sede di dichiarazione dei redditi, o compensato tramite modello F24.
  • Il Bonus per la negoziazione o l’arbitrato è un credito d’imposta accordato alle parti che hanno effettuato, nel 2015, una negoziazione o un arbitrato concluso con esito vittorioso o con lodo. Il credito è riconosciuto nel limite di 250 euro per i compensi corrisposti a legali. La richiesta doveva essere presentata entro lo scorso l’11 febbraio al Ministero della Giustizia. Dopo l’inoltro della richiesta, il Ministero della Giustizia comunica al richiedente, entro il 30 aprile, l’importo del credito d’imposta effettivamente spettante. Il credito può essere utilizzato anche in compensazione di debiti da saldare mediante il modello F24 e quindi e non solo in sede di dichiarazione dei redditi. Il rigo da compilare è: CR16, per il modello Unico e G11, per il modello 730.
  • Lo school bonus è un credito d’imposta previsto per le liberalità a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, sia privati, sia pubblici finalizzato alla ristrutturazione, manutenzione e nuove costruzioni di strutture scolastiche. Il tetto massimo su cui calcolare il credito d’imposta è di 100.000 euro per ciascun anno d’imposta. Tale bonus è pari al 65% della liberalità, se effettuata negli anni 2016 o 2017.
  • Anche il contribuente che installa sistemi di videosorveglianza in casa o che stipula contratti con istituti di vigilanza ha diritto ad un credito d’imposta.
  • L’art bonus invece è il credito d’imposta a cui si ha diritto per le donazioni in denaro effettuate per manutenzione e restauro di beni culturali pubblici. Il bonus è pari al 65% della liberalità

Spese detraibili per disabili

Per quanto riguarda le spese sanitarie che possono detrarre i soggetti invalidi, occorre ricordare che ad esse non si applica la franchigia di € 129,11 sopra la quale si ha diritto al 19% di detrazione.

Le spese sanitarie sostenute da soggetti invalidi e riconosciute dalla USL vanno quindi inserite per intero. Qualora esse superano l'importo di 15.497,71 euro è prevista una reteizzazione in 4 rate annuali. Tra le spese sanitarie che possono essere detratte rientra anche l’acquisto del cane guida per i ciechi. Anche i veicoli che facilitano la deambulazione e i movimenti sono detraibili fino alla somma di 18.076 euro e ogni 4 anni. Per altri aggiornamenti sul tema potete premere il bottone Segui accanto al mio nome.