Le pensioni sono un tema ricorrente nella vita politica ed economica di un paese. In Italia le decisioni in merito a queste sono importanti soprattutto da quando la crisi economica ha portato disoccupazione o lavoratori esodati. In particolare molti giovani si ritrovano a dover fare affidamento alla pensione di genitori o nonni per andare avanti. Consapevole di ciò, la squadra di Governo si è mossa attuando delle riforme, tra cui un provvedimento - da inserire nella legeg di Stabilità - che agevolerà l'uscita dal lavoro di alcune categorie di lavoratori.

Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Pensioni anticipate senza costi

Come è stato detto nell'introduzione, e come si può ben capire dal titolo di questo paragrafo, il Governo ha stabilito che si potrà andare in pensione prima del termine di legge in modo agevolato, ovvero senza costi, ma soltanto per determinate categorie. Dunque si potrà cominciare a ricevere la pensione già dopo i 63 anni, ovvero senza dover aspettare altri 3 anni e 7 mesi, evitando di sostenere il corrispondente costo. Quest'ultimo infatti di norma porta a percepire una somma inferiore del 5 o del 6% rispetto alla regolare pensione di vecchiaia. Questo beneficio non vale per tutti, ma solo per:

  • I lavoratori che svolgono compiti pesanti fisicamente e psicologicamente (sono quindi compresi anche infermieri e insegnanti di scuole d'infanzia ed elementari).
  • I lavoratori che svolgono compiti rischiosi (per esempio chi lavora in miniera).
  • I lavoratori a lungo disoccupati.
  • I lavoratori che assistono un invalido grave.

Comunque sia, il beneficio scatterà per le pensioni di importo lordo non superiore alle 1500 Euro. Se da una parte le altre categorie di lavoratori dovranno invece sostenere il costo di cui si è parlato sopra, dall'altra il Governo ha deciso di rendere tale onere meno gravoso stabilendo un futuro aumento della quattordicesima che ogni hanno determinate classi di pensionati possono percepire.

Tutto ciò che è stato detto farà parte della legge di stabilità del prossimo anno e fa parte di un pacchetto di provvedimenti inserito nell'accordo appena firmato dagli organi governativi competenti e dai sindacati.