Gli ambulanti possono dormire sonni tranquilli per altri due anni. Infatti, un emendamento alla Manovra di Bilancio approvato nella notte rinvia al 2020 l'applicazione della Direttiva Bolkestein nel nostro Paese. Ma di cosa si tratta effettivamente? E come influisce non solo sui venditori ambulanti, ma sulla vita quotidiana di tutti i cittadini? E quali risvolti politico - economici possiamo attenderci dopo questa decisione della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati?

Vediamo di fare un po' di chiarezza.

Cos'è la Direttiva Bolkestein.

Ovviamente, come si capisce anche dal nome, si tratta di una Direttiva dell'Unione Europea che, in sintesi, mette in discussione le concessioni commerciali rilasciate, in particolare, ai venditori ambulanti. Infatti, secondo questa Direttiva le varie concessioni devono essere periodicamente rimesse in gara al miglior offerente superando la pratica di assegnarle senza stabilire un termine temporale. La concessione, infatti, rimane di proprietà dello Stato che, appunto, ne concede al commerciante lo sfruttamento economico per il periodo stabilito nella stessa.

Storicamente, la Direttiva Bolkestein ha origine nel 2006 quando a guidare la Commissione Europea c'era il nostro Romano Prodi e l'obiettivo dichiarato era quello di mettere sullo stesso piano le imprese e i professionisti di tutta l'Unione Europea in modo da incentivare la concorrenza. A seguito delle proteste suscitate a livello nazionale, in particolare dalla categoria degli ambulanti, nel corso del tempo i vari Governi succedutisi hanno sempre cercato e ottenuto un rinvio. D'altra parte, questo ha portato l'Italia a subire sanzioni e multe da parte dell'Europa.

La motivazione della nuova proroga

Procedendo all'approvazione dell'emendamento del Pd che proroga l'entrata in vigore della Direttiva nel nostro paese nel 2020, la Quinta Commissione della Camera dei Deputati ha giustificato la decisione affermando che, in questo modo, le procedure per l'assegnazione delle concessioni commerciali potranno essere assegnate in un contesto economico e regolatorio più omogeneo. In effetti, agli occhi di molti osservatori smaliziati la proroga interviene in un momento estremamente delicato per il Governo e per la maggioranza che lo sostiene.

Di conseguenza, alcuni hanno ipotizzato che, essendo a pochi giorni dalla fine della legislatura, che si chiuderà ufficialmente martedì prossimo 27 dicembre, si tratti di una mossa, più che altro, pre - elettorale per non inimicarsi la categoria dei commercianti ambulanti.