Da diverso tempo non si fa altro che parlare delle fatturazioni a 28 giorni di tim, Wind, Tre, Vodafone e Fastweb. Per chi non fosse al corrente di tutta la situazione, vogliamo fare un breve riepilogo della vicenda. Le compagnie telefoniche sopra elencate, facevano pagare le bollette ai loro abbonati ogni 28 giorni al posto dei 30 previsti dalla legge. Così facendo, le compagnie telefoniche ottenevano un maggior proficuo dai loro clienti ai danni di quest'ultimi.
Multa salata per Wind, Tim, Tre, Vodafone e Fastweb
I clienti delle aziende telefoniche hanno iniziato a lamentarsi di questa vicenda ingiusta. Le autorità apposite avevano dapprima mandato un preavviso a Tim, Vodafone, Wind e Fastweb, chiedendo di attenersi alle normali legge italiane sulla fatturazione ogni 30 giorni. Da parte degli interessati non c'è stata però alcuna modifica della loro politica aziendale, per cui l'Autorità per le Garanzie nella Comunicazione ha deliberato che le varie compagnie telefoniche versassero allo stato la somma di un 1,16 milioni a testa. Una cifra abbastanza elevata, infatti la sanzione è stata la massima prevista in caso di mancata osservanza delle legge della fatturazione.
Il Codacons ha sollecitato tutti i clienti delle varie compagnie affinché chiedano il rimborso per le somme pagate ma non dovute. Codacons ha rivelato che è stato giusto riconoscere il comportamento del tutto sbagliato degli operatori, ma che la multa è stata troppo salata rispetto ai guadagni ottenuti da Wind, Tim, Tre, Vodafone e Fastweb per il pagamento ogni 28 giorni. Secondo Carlo Rienzi invece, tale multa farebbe solo il solletico ai diretti interessati, dato che in due anni avrebbero ottenuto un guadagno di 2 milioni di euro
Ecco come chiedere il rimborso
Chiedere il rimborso è molto semplice. Chi lo desidera potrà mettersi in contatto direttamente con il suo operatore telefonico, chiedendo il risarcimento.
Ci si può anche rivolgere ai Co. Re. com, ciò i comitati regionali per la comunicazione, che in questo caso sono rappresentati dall'Agcom. L'indennizzo pagato ai consumatori sarà forfettario e corrisponde ad una somma non inferiore ai 50 euro, più un euro per ogni giorno pagato dal cliente ma non dovuto. Le compagnie interessate avranno modo di pagare la multa entro il 2018 e sono tenuti a rispettare la regola dei 30 giorni per le prossime mensilità dovute dagli abbonati.