L'Italia da ieri 27 settembre 2018 è, ufficialmente, il 27° Stato ad aver sottoscritto l'accordo europeo denominato "Blockchain Partnership". Ad apporre la firma per l'italia è stato il Vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio. Il ministro dopo la firma ufficiale ha dichiarato che con essa l'economia italiana viene proiettata nel futuro. Secondo quanto riporta il quotidiano economico-finanziario il "Sole24ore" tale accordo dovrebbe consentire di attivare investimenti per circa 300 milioni di euro entro il 2020.

Ma, in aggiunta a questi l'Italia dovrebbe a breve creare un Fondo nazionale per l'innovazione digitale.

Blockchain: garanzia per gli scambi commerciali

In effetti, come ha evidenziato il ministro dello Sviluppo Economico Di Maio nel suo comunicato ufficiale, la tecnologia Blockchain è già entrata a far parte della vita quotidiana dei cittadini italiani. Solo per fare qualche esempio basti pensare alla gestione dello scambio di energia o anche nella logistica o nella tutela dei dati personali come quelli di carattere sanitario. Ma anche nel settore della protezione della proprietà intellettuale e dei dati contenuti in registri pubblici come il catasto o l'anagrafe.

Tutti settori che potrebbero ottenere notevoli benefici dall'applicazione di questa nuova tecnologia.

Di fatto la Blockchain è assurta agli onori delle cronache economiche per il suo iniziale e stretto legame con le criptovalute, in particolare il Bitcoin. Ma, in breve tempo, il suo utilizzo ha iniziato a spaziare ben oltre questo ambito. Infatti, le sue applicazioni sarebbero, almeno in teoria, praticamente infinite. In pratica, tale tecnologia può essere applicata ogni volta che uno scambio o una relazione commerciale devono essere garantiti. Di conseguenza, produce fiducia nella comunità che la utilizza. E la fiducia in questi tempi di crisi economica è una merce piuttosto rara e preziosa.

Basti pensare alle tensioni quotidiane sul nostro debito pubblico esemplificate dalla crescita dello Spread tra titoli di Stato Italiani e tedeschi.

Gli obiettivi che si propone l'Italia e il nuovo Fondo

Come ha messo in evidenza il ministro Di Maio nel suo comunicato ufficiale almeno all'inizio l'obiettivo che si pone il nostro Paese con la firma dell'accordo "Blockchain Partnership European" è quello di partecipare ad uno scambio di informazioni ed esperienze che aprano la strada, si spera, allo sviluppo di ulteriori servizi e applicazioni digitali cross - border. Con questo termine si vogliono intendere dei servizi che vengono intermediati tra soggetti residenti in Paesi diversi.

Per accelerare questo processo, come ha spiegato Di Maio, si starebbe selezionando un panel di esperti a livello nazionale che si mettano insieme per elaborare un'efficace strategia di sviluppo a livello nazionale.

Il lavoro di questo gruppo di esperti dovrebbe, infine, sfociare nella creazione di un Fondo nazionale direttamente gestito dal ministero dello Sviluppo Economico che dovrebbe contribuire a sviluppare progetti legati alla Blockchain ,l'intelligenza artificiale e l'internet delle cose. Le risorse da trasferire a questo nuovo Fondo potrebbero essere reperite attraverso la vendita delle frequenze telefoniche per il 5G. Da parte sua l'Unione Europea ha già approvato uno stanziamento iniziale di 300 milioni di euro a favore di questo tipo di progetti di cui circa 80 milioni di euro già erogati.