Mercoledì 16 dicembre rappresentava il primo giorno in cui la Germania, per contenere la seconda ondata di Covid-19, avrebbe applicato su tutto il territorio nazionale un lockdown generale da mantenere almeno fino al 10 gennaio. L'inizio del periodo delle nuove e più stringenti restrizioni è però coinciso, come evidenzia l'ultimo bollettino pubblicato dall'Istituto Robert Koch, ovvero l'organizzazione tedesca che si occupa del controllo delle malattie infettive sul proprio territorio, con la registrazione del record di decessi giornalieri.

I numeri della pandemia in Germania

Nella giornata di mercoledì, le cifre relative alle vittime per Coronavirus sono state ben 952: il numero più alto di vittime dall'inizio della pandemia. Precedentemente, il triste record era di 598 morti ed era stato registrato venerdì scorso: già allora era stata ritenuta una cifra troppo alta per poter rimandare qualsiasi tipo di nuova restrizione, ma oggi la si è sorpassata di gran lunga.

Per quel che riguarda i nuovi casi, ne sono stati registrati 27.728: in questo caso, il picco sempre di venerdì scorso (29.875) non è stato superato, ma rappresenta un netto incremento rispetto ai numeri relativi allo stesso giorno di una settimana fa (20.815).

La situazione più preoccupante arriva dal Land della Sassonia: quest'area, infatti, è tra le zone più colpite di tutta la Germania, e, come emerge dalle parole degli operatori sanitari impegnati nella lotta al coronavirus negli ospedali della zona, la situazione nelle terapie intensive è critica ed emergenziale.

Dalle parole pronunciate da Lothar Wieler, presidente dell'Istituto Robert Koch, si capisce che questi numeri, oltre a rappresentare i più alti dall'inizio della pandemia, sono in costante aumento e il quadro generale avrebbe raggiunto un livello talmente critico che, nel caso in cui continuasse a peggiorare, diventerebbe impossibile contenere l'espansione del contagio: alla base di questa situazione così preoccupante c'è anche la perdita di efficacia da parte del tracciamento dei contatti dei positivi alla Covid-19, non più funzionale come nel corso della prima ondata.

Ed è anche per questo motivo che, proprio oggi, tutto il territorio tedesco entrerà in un periodo di lockdown più duro.

Le nuove misure per contenere il contagio

Per scongiurare un'ulteriore escalation nel numero di casi e di vittime legate alla seconda ondata di coronavirus, Angela Merkel, guida politica della Germania, ha deciso di imporre nuove restrizioni più stringenti a partire proprio dal 16 dicembre: il Paese, di fatto, entra in lockdown fino al 10 gennaio. Il periodo natalizio è stato individuato dalla Cancelliera tedesca come momento di possibile aggravamento di una situazione già emergenziale, e ha deciso a malincuore di impedire che i festeggiamenti potessero essere la causa di ulteriori criticità.

Mercoledì scorso, infatti, con un accorato discorso tenuto di fronte al Parlamento, Angela Merkel ha reso nota l'intenzione di sottoporre la Germania a dure restrizioni per più di venti giorni: i negozi di beni non alimentari, quindi, rimarranno chiusi, così come scuole, asili, bar e ristoranti, e le celebrazioni del Capodanno verranno disincentivate dal divieto di vendita dei fuochi d'artificio. Nonostante ciò, gli spostamenti saranno consentiti (per quanto sconsigliati), le celebrazioni religiose che rispettino le norme del distanziamento si potranno tenere, e le persone si potranno comunque incontrare in gruppi di massimo cinque unità. Nei giorni natalizi, poi, i Lander potranno decidere se dare la possibilità di invitare a casa quattro parenti stretti.

Infatti, nonostante le restrizioni valgano su tutto il territorio nazionale, ciascuno Stato tedesco potrà decidere se imporre misure più o meno stringenti a seconda della propria specifica situazione epidemiologica.

La seconda ondata

Come si può notare dai numeri del contagio e dalle misure adottate per contenerli, la temuta seconda ondata si è ormai infranta su gran parte dell'Europa: così come Londra e Amsterdam, anche Berlino si appresta a vivere i giorni natalizi in lockdown. La tutela della salute delle persone e i timori di un ulteriore peggioramento della situazione generale hanno prevalso sulla voglia di celebrare i festeggiamenti relativi a questo periodo.

Il raggiungimento del record di vittime nel primo giorno in cui sono state adottate le nuove misure è certamente un segno di come fosse necessario ricorrere a nuove restrizioni in grado quantomeno di contenere la diffusione ulteriore del contagio e di limitare i danni: nel caso in cui gli ospedali fossero già saturi, le vittime già elevate e i positivi già difficilmente rintracciabili registrassero un ulteriore peggioramento, la situazione in Germania sarebbe definitivamente al collasso.