Nell’ultima mappa sull’incidenza Covid in Europa realizzata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) l’Italia ha dodici regioni ‘verdi’. L’Emilia Romagna, la Valle d’Aosta, il Lazio, e la Basilicata si aggiungono alle regioni a basso rischio contagio. Oltre a queste, anche la provincia autonoma di Trento. Buona anche la situazione di Francia e Spagna.
Male Germania e Belgio. Il Regno Unito intanto ha registrato nelle ultime 24 ore più di 50mila contagi e la Russia si prepara al lockdown.
Dodici regioni italiane in verde, male Germania ed Europa dell’Est
Dodici le regioni italiani a basso rischio contagio da coronavirus: nell’aggiornamento dell’Ecdc passano in verde Valle d’Aosta, Lazio, Basilicata ed Emilia Romagna. Rispetto alla scorsa settimana retrocede a giallo il Friuli Venezia Giulia. Le altre regioni a rischio moderato, ovvero quelle con un numero di casi tra 75 e 200 ogni 100.000 abitanti, sono Veneto, Marche, Toscana, Campania, Sicilia, Calabria e provincia autonoma di Bolzano.
La situazione epidemiologica è buona anche in Spagna e Francia. In rosso, invece, il Belgio, la Germania, il Lussemburgo, la Croazia e la Finlandia, nonché Olanda, Ungheria, Grecia e Austria. I Paesi in rosso scuro, dove il rischio è elevato, sono quelli con il tasso di vaccinazione più basso: Romania e Bulgaria. A questi si aggiungono Repubbliche Baltiche e Slovenia.
In Regno Unito più di 50.000 casi, ma per il ministro Javid non serve il Piano B
Il Regno Unito conta ancora un aumento dei contagi, da giorni in netta risalita: più di 52.000 i nuovi casi. Negli ultimi otto giorni sono stati infatti registrati più di 40 mila casi di Covid al giorno. Il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, ha detto che in inverno potrebbe essere raggiunta la quota dei 100.000 al giorno.
Javid ha anche aggiunto che per ora non è comunque necessario passare al Piano B, pur sottolineando la necessità di accelerare la campagna vaccinale. Secondo il ministro, le curve dei contagi e dei decessi sono ancora lontani dai livelli dell’ondata di inizio 2021. Di parere contrario è tuttavia l’Associazione medica britannica che chiede la reintroduzione di mascherine e distanziamento, accusando il governo di ‘negligenza’.
Record di vittime in Russia, Mosca in lockdown ‘light’ dal 30 ottobre al 7 novembre
Registrato un nuovo record di vittime in Russia, dove la vaccinazione procede a rilento: solo un terzo della popolazione ha infatti completato il ciclo vaccinale. 1.036 i morti, con un tasso di letalità al 2, 8%.
Mosca continua a presentare il maggior numero di contagi, con 7.897 nuovi positivi. Il presidente russo Putin ha annunciato che, a fronte della situazione epidemiologica, i giorni dal 30 ottobre al 7 novembre saranno dichiarati ‘non lavorativi’ senza perdere la retribuzione.
Il Cremlino ha dato anche la possibilità alle regioni di anticipare le chiusure al 23 ottobre, così come quella di estenderle dopo il 7 novembre. Mosca entrerà in lockdown ‘light’ dal 28 ottobre al 7 novembre: chiusi bar, ristoranti, negozi, stadi e scuole. Teatri e musei aperti con capienza ridotta al 50%, mascherine e green pass.