Panoramica di informazioni utili sugli assegni familiari 2014 Inps, sulla domanda ANF, le tabelle, le indennità per congedo di maternità e il confronto tra questi ultimi e le misure previste per il Bonus Bebè 2014.

Tabelle assegni familiari 2014 INPS e domanda ANF 

La domanda per gli assegni familiari 2014 INPS, per i cosiddetti ANF, può essere avanzata da lavoratori dipendenti, pensionati, ex dipendenti cassintegrati, disoccupati con indennizzo e altri, purché abbiano familiari a carico e reddito entro le soglie stabilite dall'INPS. Per fare domanda per gli assegni familiari 2014 dell'INPS occorre richiedere il modulo ANF all'ente oppure scaricarlo dal sito dell'INPS.

La domanda per gli assegni familiari 2014 può essere presentata la datore di lavoro per i lavoratori dipendenti, con modello ANF/DIP, direttamente all'INPS da parte di agricoltori dipendenti, di collaboratori domestici, iscritti alla gestione separata, attraverso i servizi telematici accessibili dal sito INPS (sezione Ibio Online di Domande di prestazioni a Sostegno del Reddito), tramite i patronati oppure facendosi guidare dal Contact Center INPS.

Le tabelle degli assegni familiari 2014 possono essere trovate su diversi siti web, a partire ovviamente da quello dell'ente previdenziale italiano. Per semplicità d'uso consigliamo, per consultare le tabelle degli assegni familiari INPS, il sito Assegnifamiliari.com.

Indennità INPS per maternità e paternità e Bonus Bebè 2014

Riportiamo info utili sugli assegni INPS di indennità per maternità e paternità e il nuovo Bonus Bebè 2014, due misure che interessano i neo genitori italiani.

Gli assegni di indennità per congedo di maternità INPS spettano a lavoratrici dipendenti assicurate all'INPS, a disoccupate con congedo iniziato entro 60 giorni prima dell'ultimo giorno di lavoro, oppure oltri con diritto all'indennità di disoccupazione, alla mobilità o alla cassa integrazione, alle lavoratrici agricole, alle collaboratrici domestiche, a domicilio e alle lavoratrici LSU e APU.

L'indennità è correlata al congedo di maternità ed è pari all'80% della retribuzione giornaliera. Per  tutti i casi specifici di indennità per congedo di maternità INPS (per lavoratrici autonome, iscritte alla gestione separata, ecc.) rimandiamo al sito INPS. In caso la madre non possa beneficiare del congedo l'indennità passa al padre (si rientra nel congedo di paternità).

Per i neo genitori si fa un gran parlare anche del Bonus Bebè 2014: questo consiste nella possibilità di richiedere in banca un prestito a tasso agevolato fino a 5 mila euro, da restituire in massimo 5 anni. Ancora, tuttavia, manca il decreto che renderà operativo il tutto. Rimandiamo gli interessati, per ulteriori informazioni, al nostro precedente articolo sul Bonus Bebè