Per quanto riguarda le forme di sostegno al reddito, all'interno della legge di stabilità, si trovano due importanti novità: il cosiddetto bonus bebè 2015 e il voucher baby sitter accresciuto da 300 euro della normativa precedente a 600 euro. Si tratta di forme che dovrebbero sostenere soprattutto le donne che, dovendo conciliare il proprio lavoro con la maternità, spesso si trovano a dover optare per l'uno o per l'altra. In questo articolo faremo il punto della situazione e cercheremo di capire chi potrà accedere a queste forme di sostegno al reddito e in che modo.

Bonus bebè 2015: i requisiti e chi può usufruirne

Al di là delle polemiche che hanno accompagnato l'annuncio da parte di Matteo Renzi del bonus bebè 2015 durante un talk show domenicale, bisogna sottolineare in primo luogo che il provvedimento non è ancora effettivo e si attendono i decreti attuativi. Qualora andasse in porto, il bonus bebè 2015 consisterebbe in un assegno di 80 euro mensili (dunque, 960 euro in un anno) per le madri che mettono al mondo o adottano un bambino tra il gennaio 2015 e il dicembre 2017 e fino al compimento dei 3 anni. I requisiti sono di carattere reddituale: il reddito complessivo della famiglia che intende usufruire del bonus bebè 2015, relativo all'anno precedente quello della richiesta, non deve essere superiore ai 90mila euro lordi.

l'aspetto più importante è che il bonus dovrebbe essere esentato dal pagamento delle tasse e cumulabile con l'altro "famoso" bonus renziano degli 80 euro in busta paga. La domanda va inviata all'Inps, ma, proprio per l'assenza di decreti attuativi, al momento non è stata resa nota ancora la procedura.

Voucher baby sitter 2015: l'estensione alle lavoratrici statali, ecco i requisiti e chi può usufruirne

Il cosiddetto voucher baby sitter è una forma di sostegno al reddito introdotto dalla riforma Fornero nel 2012.

Si tratta di un assegno erogato dall'Inps per le donne che hanno l'esigenza di pagare l'asilo nido, dopo il periodo di astensione dal lavoro connesso alla maternità. La domanda deve essere effettuata entro gli 11 mesi dalla conclusione del periodo di maternità e sono ammesse al beneficio anche quelle donne che hanno usufruito del congedo parentale, ma soltanto per i mesi non usufruiti ancora.

L'importo del contributo era di 300 euro e poteva essere erogato per un massimo di 6 mesi. Le novità contenute all'interno della legge di stabilità, per quanto riguarda il voucher baby sitter 2015, sono due:

  • l'estensione del contributo alle donne lavoratrici nell'ambito statale
  • l'aumento del contributo mensile da 300 euro a 600 euro
Ricordiamo che la domanda per l'ammissione al beneficio del voucher baby sitter 2015 dovrà essere inoltrata all'Inps entro il 31 dicembre e che non sarà necessario aspettare un "click day", ma basterà connettersi al portale dell'istituto previdenziale dotati di PIN e effettuare la richiesta. Non è necessaria la presentazione del modello ISEE.