Intervistato da un giornalista de "Il Corriere Fiorentino", Don Paolo Glaentzer, il prete pedofilo di Calenzano, ha sorriso e minimizzato le sue azioni, definendole "un errore". Pochi giorni fa è stato visto da un cittadino del quartiere mentre in macchina si intratteneva con una bambina di 11 anni, in atteggiamenti intimi e mezzo nudo. Secondo il parroco sono cose che possono succedere, è stato il Demonio a metterci lo zampino e solo con la preghiera riuscirà a superare questo difficile momento.

Affermazioni sconcertanti fatte da un parroco che aveva la piena fiducia dei genitori, che affidavano a lui i propri bambini certi di lasciarli in mani sicure. In particolare il parroco era vicino alla famiglia della bambina vittima del sopruso, si recava spesso a cena da loro e aveva la piena fiducia dei genitori. "Mi dispiace che sia successo – dice al Corriere Fiorentino – bisogna pregare. Pregando si risolvono i problemi". Il parroco si difende asserendo che a suo parere la bambina aveva 15 anni, come se fosse una scusante...

La comunità è sconcertata e delusa e il parroco si trova attualmente nella sua abitazione in provincia di Lucca agli arresti domiciliari.

Minimizza senza remore, dà la colpa al demonio e asserisce che fosse successo "alcune volte", ma è difficile credergli... chissà cosa intende per "alcune volte", chissà chi sono i bambini che hanno subito violenza da un parroco di cui si fidavano e di cui era un punto di riferimento.

Solo la fede e le preghiere lo aiuteranno, almeno così la pensa lui, che, dopo aver girato mezzo mondo, è finito a Rosano - Pontassieve - e poi a Calenzano. "Scambi di affetto", ecco come definisce il suo atteggiamento il prete pedofilo, semplici scambi di affetto. Gravissime le azioni intraprese, gravissime le sue affermazioni al giornalista che lo ha intervistato mentre gli operai gli svuotavano casa per riportarlo a Bagni di Lucca, dove sconterà gli arresti domiciliari in attesa del processo.

Come commentare un'azione del genere? Come potrà trovare serenità una bimba di soli 11 anni - che ne dimostra 15 a sentire il parroco - come potrà avere fiducia nel prossimo e sentirsi bene con se stessa e col suo corpo da adolescente? Speriamo che il suo futuro sia roseo, che questo brutto fatto non abbia lasciato cicatrici profonde e le facciamo un in bocca al lupo, sperando che il Signore, quello vero, si accorga di lei e del suo dolore. Non per Don Paolo, che ha pure rischiato il linciaggio.