Le Pensioni minime in Italia sono troppo basse, anzi sonoproprio inadeguate e la legislazione non tutela gli anziani nèconsente loro un livello di vita adeguato e al pari delresto della popolazione. Con queste e altre motivazioni l'Unione Europearichiama l'Italia per un totale di ben sette violazioni allaCarta Sociale Europea.

Il rapporto del Comitato per i Diritti Sociali del Consigliod'Europa è chiaro nel riferirsi alle pensioni in Italia edalla situazione in generale degli anziani nel nostro Paese,che è sotto gli occhi di tutti e davvero pessima senza troppi giridi parole.

D'altra parte se giusto in questi giorni è emerso che unafamiglia su due si può definire povera secondo gli standardeconomici più riconosciuti e validi, cos'altro ci possiamoaspettare?

Nelle 50 pagine del rapporto, che analizza gli anni dal 2008 al2011, inerente non solo alle pensioni minime ma anche alle politicheper la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, le norme chedevono garantire il diritto alla sicurezza sui luoghi di lavoro equelle relative all'accesso ai servizi sanitari e all'assistenzasociale, emerge come in Italia la situazione "sociale" siaallarmante, cosa che del resto non si fa fatica a capire.

Dunque non solo la difficile situazione delle carceri, per laquale l'Europa ci ha già ammonito e che richiede con urgenza riformeserie nonchè atti di clemenza quali amnistia e indulto, ma anchequella degli anziani e delle loro pensioni, della povertà ingenerale, della sicurezza sul lavoro, dell'accesso alla sanità, sonosotto lo sguardo dell'UE: il bello è che da luglio sarà propriol'Italia a presiedere per un semestre l'Unione Europea.

Penoso.