Buone notizie per i precari della Scuola, dal prossimo 1 settembre tutti i posti vacanti disponibili dovranno essere ricoperti con immissioni in ruolo. Quindi molti docenti che oggi ricoprono tali posti vacanti come precari il prossimo anno potrebbero essere immessi in ruolo. Quindi assunzioni a tempo indeterminato in vista nel mondo della scuola ma come e per chi?

La decisione da una parte è motivata dalla necessità di non esporre l'Italia alle procedure di infrazione europee, poichè la comunità europea vieta di riproporre contratti a termine laddove è possibile assumere a tempo indeterminato.

Secondo l'ordinamento italiano le immissioni in ruolo costituiscono l'eccezione e non la regola poichè tale ordinamento fa riferimento a posti annualmente assegnabili che non costituiscono secondo la Suprema Corte, posti vacanti.

Secondo questo assunto i primi in graduatoria non maturano il diritto dell'immissione in ruolo, anche se vi sono cattedre vacanti. A decidere delle immissioni e delle cattedre da assegnare alle assunzioni a tempo indeterminato è l'amministrazione della scuola. Sotto a tutto ciò c'è uno strano gioco che ha sempre fatto in modo che si sia sempre mantenuto basso il numero delle immissioni in ruolo giovandosi dei contratti a termine (le supplenze annuali) e la Cassazione ha sempre ritenuto legittimo questo comportamento.

Ma a quanto sembra a Bruxelles tale comportamento non piace e l'Italia dovrà adeguarsi assumendo tanti docenti in ruolo quanti sono gli effettivi posti vacanti nella scuola, senza considerare le supplenze annuali. Quindi dal prossimo settembre nessuna scappatoia: tutti i precari della scuola che rientrano tra gli aventi diritto all'assunzione avranno un contratto a tempo indeterminato.