La cassa integrazione, a breve, diventerà un ricordo: questo è quanto fatto intendere dal neo ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo come ospite ieri sera di Raiuno nel famoso talk show di Bruno Vespa, "Porta a porta".



Mancano i fondi e questo, in fondo, lo avevano già capito tutti: secondo le stime, addirittura c'è il rischio che già nel mese di giugno-luglio, non si arrivi a metà anno: il ministro ha dichiarato che "le risorse per la cassa in deroga così come sono stanziate, per il 2014 non sono sufficienti, spiegando poi che  spiegato che la cassa integrazione in deroga è destinata a concludersi secondo la legge» e che il principale traguardo del governo è quello di mettere a punto il nuovo meccanismo di sussidi che andrà a prendere il posto della cassa integrazione.



Poletti ha aggiunto che occorre arrivare a realizzare uno strumento capace di rispondere ai bisogni dei lavoratori. 

Tutto pronto, dunque, (o quasi) per il nuovo ammortizzatore sociale contenuto nella bozza di "Jobs Act" firmata Matteo Renzi: la riforma inciderebbe, in termini di costi annui, per una cifra intorno ai 9 miliardi e mezzo di Euro. Si tratta di una voce di bilancio pari alla somma tra i 7,1 miliardi erogati per Aspi e mini-Aspi e i circa 2,4 miliardi in media che vengono spesi annualmente per gli ammortizzatori in deroga. 



Il nuovo ammortizzatore sociale andrà a sostituire gli attuali Aspi e mini-Aspi introdotti dalla legge Fornero, sarà calcolato in base ai contributi versati ed avrà requisiti meno rigidi: l'obiettivo è quello di completare la riforma, entro la metà de mese di marzo, prima che Matteo Renzi incontri la cancelliera tedesca Angela Merkel.