Anche nella giornata di oggi tiene banco la riforma Pensioni 2014, uno dei temi più caldi in queste ultime ore dell'agenda Renzi, che di recente ha incassato il giudizio positivo della cancelliera tedesca Merkel circa i provvedimenti elencati al termine dell'ultimo consiglio dei ministri, provvedimenti che sembrano però orientati principalmente sul lavoro e meno sulle pensioni. Ecco le ultime novità sulle pensioni di reversibilità, le pensioni d'oro e le pensioni Quota 96.
Riforma pensioni 2014: pensioni reversibilità a rischio?
Leggendo le ultime news sulla riforma pensioni 2014 ci si domanda se le pensioni di reversibilità siano a rischio o meno.
La risposta può essere trovata sulla spending review affidata dal premier Matteo Renzi a Cottarelli, il quale sta pensando ad un taglio generale delle pensioni di reversibilità che potrebbe portare nelle casse dello stato un'entrata pari a 100 milioni di euro nel solo anno 2016. Ciò significa che il governo Renzi non ha intenzione di cancellare le pensioni di reversibilità, come alcuni hanno capito in questi giorni ascoltando i vari servizi trasmessi durante i telegiornali andati in onda di recente, ma di apportare dei tagli, i cui effetti ancora oggi sono sconosciuti.
Riforma pensioni 2014: ultime sulle pensioni d'oro
Riguardo la riforma pensioni 2014 giocano un ruolo centrale le pensioni d'oro, finite nel mirino del nuovo ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia, la quale durante un'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa durante la giornata di ieri ha chiarito quale sia il suo obiettivo, ovvero il tetto al cumulo redditi-pensioni d'oro.
Sempre l'altro ieri il ministro ha firmato una circolare con la quale sì dà il via libera alla norma secondo cui un lavoratore pubblico non può cumulare lavoro e pensione oltre una determinata soglia (311 mila euro), sulla quale la Madia si è già detta pronta ad intervenire per ribassarla, in accordo con il premier Matteo Renzi, in quanto non ha senso (parole testuali del primo ministro) che un lavoratore pubblico possa percepire un reddito superiore a quello percepito attualmente dal presidente della Repubblica.
Riforma pensioni 2014: fine delle speranze per i quota 96
Un altro punto molto delicato sulla riforma pensioni 2014 è dettato dalla situazione relativa alle cosiddette pensioni quota 96, ricordando che con quota 96 andiamo ad indicare i quattro mila esodati della scuola, ovvero coloro i quali non sono potuti andare in pensione nonostante avessero tutti i requisiti per farlo a causa della precedente riforma Fornero. Uno spiraglio sembrava essersi aperto nelle ultime ore, ore in cui era attesa una decisione definitiva della Ragioneria di Stato in merito ad un disegno legge presentato dal Partito democratico e Movimento 5 Stelle, attraverso cui si voleva restituire la pensione ai quota 96. Le speranze di quest'ultimi sono però tramontate al momento della decisione presa dal Bilancio, che ha respinto la proposta in quanto non ci sarebbe la necessaria copertura economica necessaria per riconoscere agli esodati della scuola il diritto della pensione.