Mercoledì 19 marzo, dalle ore 10:00 fino all'ora 12:30, si è svolta a Milano una manifestazione all'ombra dell'Agenzia delle Dogane, sede dell'Amministrazione dei Monopoli in Lombardia. I circa 200 manifestanti presenti al corteo hanno espresso il loro malcontento riguardo l'eccessivo allargamento della rete vendita e, sotto il patrocinio della FIT (Federazione Italiana Tabaccai), hanno manifestato il proprio dissenso al grido di "No alle nuove istituzioni".

Il piano semestrale messo in atto dall'AAMS lombarda, infatti, prevede l'istituzione di ben 76 nuove rivendite, a differenza, invece, di altre regioni dove le nuove aperture sono molto limitate o, addirittura, assenti.

La legge che regolamenta il settore è stata approvata lo scorso anno e impone dei parametri ben precisi per quel che riguarda le distanza e le redditività delle varie tabaccherie, ma, nel contempo, dà la possibilità all'amministrazione di istituirne di nuove qualora quest'ultima lo ritenesse necessario. Un'altra cosa che fa specie è che lo Stato tenti d'indurre la gente a non fumare attraverso attraverso il divieto della vendita ai minorenni oppure tramite le scritte intimidatorie sugli stessi pacchetti (si parlava anche dell'introduzione delle cosiddette foto shock, ndr), ma aumentando il numero delle tabaccherie significherebbe quasi non voler far mancare il fumo quotidiano alle persone, senza contare, inoltre, che ciò comporterebbe la necessità di un aumento del personale da parte degli ispettorati provinciali in un periodo, oltretutto, in cui un po' tutti (soprattutto gli apparati statali) tendono ad avere una certa snellezza.


Questo fatto, però, è soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso in quanto, lo scorso anno, sono state date licenze anche a diversi benzinai che disponevano di bar e di determinate caratteristiche di ampiezza, il tutto sommato anche alla richiesta dei tabaccai di ottenere un aggio più elevato. Questo, infatti, è rapportato in percentuale al prezzo del tabacco (il cui consumo resta comunque in calo), e l'introduzione delle sigarette a 4€ ha fatto si che i consumatori dirottassero le loro attenzioni proprio su queste.


Verso le 11:00 è stata ricevuta una delegazione capitanata dal Presidente Nazionale Giovanni Risso, ma il risultato ottenuto è quello di esser riusciti a strappare soltanto la promessa di una maggior attenzione in chiave futura, mentre per quanto riguarda il piano attuale oramai non c'è più niente da fare in quanto molti dei bandi sono già stati emanati.


Questo è il commento di Angelo da Cremona: "Ognuno di noi perde qualcosa. Nel caso mio ne vogliono istituire una a 400 metri in un quartiere dove non c'è passaggio, il che significherebbe rischiare di vedere il proprio guadagno dimezzarsi. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso. In sostanza, noi tabaccai chiediamo all'AAMS di usare il buon senso, anche se questo nella legge non è scritto".