Lavoro e riforma Pensioni 2014, sindacati all'attacco del Governo Renzi nel giorno della Festa dei lavoratori del primo maggio.

"Il Governo Renzi non pensi che si possa continuare, come è stato fatto in questi anni, con una politica che scarica i costi sui lavoratori e sui pensionati, che non ha creato posti di lavoro e che continua a impoverire il Paese". Lo ha affermato, in occasione della festa dei lavoratori del primo maggio 2014, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso in questi giorni in conflitto col Governo Renzi sui temi del lavoro e sulle ipotesi di riforma pensioni 2014.

Lavoro e riforma pensioni 2014, sindacati all'attacco del Governo Renzi

"Pensiamo che sia una risposta giusta - ha detto la leader della Cgil Susanna Camusso nel suo intervento a Roma sul palco in piazza San Giovanni per la Festa dei lavoratori facendo riferimento al bonus Irpef 2014 - quella che il governo ha dato con un po' di redistribuzione fiscale ai lavoratori dipendenti. Ma c'è un'ampia fascia del mondo del lavoro più debole e il precariato, anche a loro bisogna guardare se si vuole dare una risposta. E bisogna pensare ai pensionati, non c'è solo un problema di economia - ha aggiunto la Camusso tornando sulla necessità della riforma pensioni 2014 - ma un problema di giustizia sociale".

"Se il premier Renzi ha seriamente voglia di occuparsi dei problemi del lavoro e delle pensioni - ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, sul palco a Roma per il primo maggio - il sindacato è qui, disponibile. Chiediamo - ha aggiunto Bonanni - progetti chiari e trasparenti. Adesso basta - è l'affondo del leader cislino - un teatrino che fa il Paese sempre meno governabile e tra i meno democratici d'Europa".

"Occorre cambiare marcia, serve un governo che le cose le faccia", ha detto il segretario generale della Uil Luigi Angeletti secondo il quale la crisi in Italia è provocata "da scelte politiche sbagliate e non dal destino. Adesso - ha aggiunto il leader della Uil Luigi Angeletti alla manifestazione del primo maggio a Roma -. servono posti di lavoro veri".