Gli esodati possono cominciare già a tirare un piccolo sospiro: infatti, il nuovo testo unico riguardante la sesta salvaguardia (circa 32mila lavoratori) ha superato l'esame della Camera ottenendo 245 voti a favore, uno solo contrario e ottanta astenuti.
Era forse l'ostacolo più duro da superare, quello del primo ramo del Parlamento, ed ora si può finalmente affermare che la strada per l'approvazione della proposta di legge si presenta decisamente in discesa: a questo punto, manca solo l'ok del Senato, ma si tratta ormai di pura formalità.
Riforma pensioni, esodati e quota 96: soluzione definitiva entro il 2015?
Nel tardo pomeriggio di giovedì, si era giunti alla fine dell'esame dei circa 70 emendamenti che poi hanno condotto al voto di approvazione. Non si è trattato comunque di un parto semplice, visto che a Montecitorio si è assistito ad un dibattito piuttosto acceso che ha avuto, senza dubbio, come protagonista un' altra questione particolarmente scottante e cioè quella che riguarda i 'quota 96' della scuola.
A proposito di questi ultimi, sono state accolte con particolare soddisfazione le dichiarazioni del presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia che ha confermato le coperture finanziarie per i circa 4.000 lavoratori (tra docenti e personale Ata) che, così, dovrebbero riuscire ad andare in pensione il prossimo 1 settembre, seppur con due anni di ritardo sui tempi previsti.
Per quanto riguarda il testo del nuovo decreto legge sugli esodati, è stato disposto l'allargamento del welfare anche a tutti quei lavoratori che sono rimasti disoccupati tra il 2007 e il 2011. Non solo: la disciplina non riguarderà esclusivamente i soggetti assunti con un contratto a tempo indeterminato, ma anche quelli che erano legati da contratto a termine.
Inoltre, questa sesta salvaguardia intende garantire la copertura fino al 6 gennaio 2016, estendendo di un anno la proposta precedente: per quella data, infatti, tutti gli interessati raggiungeranno l’età pensionabile come previsto dai nuovi requisiti.
La volontà del governo sarebbe quella di poter risolvere definitivamente la questione riguardante gli esodati con la prossima legge di stabilità 2015: l'appuntamento più importante, dunque, è atteso per l'ultimo trimestre del 2014.
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