Compiti delle vacanze sì, compiti delle vacanze no. E' uno degli enigmi più difficili da sciogliere, anche perchè le correnti di pensiero e le dottrine sono nettamente contrastanti. Meglio affidare un'attività didattica agli studenti oppure lasciar loro tre mesi di riposo, completamente dedicati allo svago? 

Le differenze di pensiero variano anche tra le varie tipologie di scuole e, soprattutto, nelle diverse regioni d'Italia. Quali sono i fattori che condizionano le scelte didattiche da questo punto di vista?

Diciamocelo pure francamente: le vacanze estive vengono accolte dagli studenti come una sorta di liberazione da una 'gabbia', quella scolastica, che li tiene 'imprigionati' (a loro dire) per nove mesi e i compiti rappresentano l'ultimo pensiero, soprattutto nei mesi di luglio e agosto.

Nel caso in cui i docenti li abbiano assegnati, si assiste spesso a quella 'corsa frenetica e rapidissima' dei primi giorni di settembre per recuperare in fretta e furia ciò che si sarebbe dovuto fare nei tre mesi di vacanza. 



C'è chi continua a pensare che i compiti per le vacanze siano comunque necessari, almeno per continuare a dare un segnale di responsabilità allo studente. Sotto questo punto di vista, la lettura di un buon libro (magari evitando i 'classici' della letteratura troppo 'pesanti') può essere utile a mantenere quel collegamento mentale con il mondo della Scuola che i ragazzi, volentieri, vorrebbero tagliare. Gli 'strumenti' a disposizione sono svariati e visto che gli e-book stanno andando così tanto di moda negli ultimi anni, perchè non sfruttare queste 'occasioni tecnologiche' per spingere i ragazzi alla lettura?

Ovviamente, ci sono alcune materie che richiedono esercizi specifici e in questo caso la scelta si fa più drastica: se e quanto materiale affidare come compito ai propri studenti?

C'è chi pensa, infine, che ci sarebbe bisogno di una direttiva uniforme che venga applicata in ogni tipologia di scuola: solo in questo modo si riuscirebbe a raggiungere un'unità di pensiero che possa valere per tutti, dalla scuola primaria alle superiori, dagli Istituti scolastici della Valle D'Aosta a quelli della Sicilia.