Non accenna ad esaurirsi l’atteggiamento di indifferenza e non curanza tenuto dal governo Renzi nei riguardi del caso pensioni lavoratori precoci: nonostante alcune vertenze previdenziali sembrano finalmente in procinto di risolversi, l’esecutivo prosegue con una tattica ostruzionista che ha già infranto i limiti della decenza. Ad aggravare il quadro il fatto che venga perpetrata con riferimento alla questione Pensioni lavoratori precoci, individui che hanno avviato molto presto la propria carriera lavorativa contribuendo fin da giovanissimi alla crescita del paese.
Si tratta di gente che si trova sul posto di lavoro da quando aveva 15 anni e a cui bisogna garantire un sereno pensionamento senza passare dalle tribolazioni causate dalla Legge Fornero e dall’innalzamento dell’età pensionabile; proprio in tema di pensioni lavoratori precoci non possiamo non citare l’ultimo intervento offerto dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, sicuro di come la propria proposta di legge potrebbe risolvere la gran parte dei mali previdenziali italiani. La categoria dei lavoratori precoci comunque non ci sta e alza la voce.
Pensioni lavoratori precoci, governo Renzi dimentica la categoria e Damiano insiste: ‘Prepensionamento con 41 anni di contributi’
‘E’ ormai emersa la necessità di introdurre un criterio di flessibilità - ha dichiarato il presidente della Commissione lavoro Damiano toccando indirettamente il caso pensioni lavoratori precoci - su questo tema esiste una proposta di legge del PD che consente, con 35 anni di contributi, di andare in pensione a partire dai 62 anni, oppure con 41 anni di contributi, per uomini e donne, indipendentemente dall’età anagrafica. Il Governo dovrà affrontare il tema di una correzione delle regole previdenziali, non più socialmente sostenibili’. Certo la fissazione del pensionamento a 62 anni d’età non può rappresentare una soluzione per i lavoratori precoci (per chi ha iniziato a lavorare a 15 anni servirebbero 47 anni di contributi), mentre leggermente più fattibile potrebbe essere l’ipotesi 41 anni di contributi a prescindere dall’età alla quale si maturano. Il problema sta nelle coperture economiche necessarie a sostenere la manovra, oltre 45 miliardi di euro stando alle stime dell’INPS. A questo punto bisognerebbe iniziare a lavorare ad una misura economicamente sostenibile che includa anche il caso pensioni lavoratori precoci. Individui che non accettano più di non essere considerati.
Pensioni lavoratori precoci, categoria infuriata col governo Renzi
Mentre il governo Renzi continua ad ignorare il caso pensioni lavoratori precoci, noi di Blasting.News abbiamo lanciato un sondaggio al quale alcuni lavoratori precoci hanno risposto con grande trasporto. Palpabile è parso lo scoramento dei più - ‘Ora ho 54 anni e ho maturato esattamente 38 più 6, quindi 44 anni di contributi, e dovrei arrivare a 62 anni di età per essere anche penalizzato? Ma vergognatevi’ ha detto Michele, ‘Io sono andata in pensione, penalizzata, a 57 anni dopo 41 anni e cinque mesi di contributi. Credo sarebbe giusto che tutti lavorassimo 40 anni a prescindere dall'età anagrafica’ ha invece sottolineato Antonella’ -, anche se qualcuno si è spinto più in là. Su tutti il lungo contributo di Livio, che ha suggerito di elidere ogni tipo di privilegio alle caste ottenendo così risorse sufficienti da poter reinvestire nella previdenza: ‘I lavoratori precoci hanno diritto alla pensione perché hanno già abbondantemente superato i 35 anni di contributi veri/reali e non figurati’ ha dichiarato al riguardo. Nella giornata di ieri è tornato ad esprimersi anche il leader CGIL Susanna Camusso, che toccando indirettamente il caso pensioni lavoratori precoci ha ribadito la necessità di abbassare l’età pensionabile: ‘E’ un’ottima proposta’ ha commentato al riguardo Sebastiano. Noi continuiamo a chiedere il vostro parere perché riteniamo che il pensiero dei lavoratori venga prima di ogni altra cosa: cosa pensate della proposta di Damiano? Che cosa proponete per risolvere il caso pensioni lavoratori precoci? Dateci il vostro giudizio commentando l’articolo qui sotto!