Non accenna ad arrestarsi il dibattito in tema di riforma pensioni 2014: se nel corso delle ultime settimane il caso esodati era il più vicino alla soluzione con quello dei Quota 96 ad apparire più problematico, quest’oggi dobbiamo dare conto dell’esatto opposto. La vertenza dei 4000 Quota 96 Scuola è infatti ormai ad un passo dalla conclusione, il tutto mentre la questione esodati continua a vivere una fase di stallo. Certo quest’ultima vertenza è la più complessa da affrontare, in ballo c’è la vita di oltre 300mila individui più quella di tutta un'altra serie di lavoratori, i nuovi esodati che la riforma Fornero continua a ‘sfornare’ con impressionante regolarità.

Non solo Quota 96 ed esodati: anche l’istituto del prepensionamento troverà posto all’interno della prossima riforma delle Pensioni 2014: ad essere tornato sull’argomento è stato il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che parlando di previdenza, riforma pensioni 2014 e prepensionamento ha ribadito l’esistenza di una proposta di legge formulata dalla propria Commissione.

Riforma pensioni 2014, Quota 96: soluzione ad un passo, Boccia esulta



Il fronte previdenziale più vicino alla soluzione tra quelli che compongono il capitolo riforma pensioni 2014 è senz’altro quello dei Quota 96 della Scuola; nonostante i rallentamenti delle ultime settimane si è ormai giunti al bivio finale, con il presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia ad aver praticamente annunciato la chiusura della vertenza tramite un tweet: ‘#Quota96 scuola sarà risolta in riforma Madia. Entro lunedì Affari Costituzionali e Bilancio si saranno espresse, poi largo a giovani’. Entro 72 ore arriverà dunque il parere della Commissione Affari Costituzionali, dopo di che scatterà il countdown, con l’ok definitivo al pensionamento per i 4000 Quota 96 che giungerà tramite l’approvazione dell’ormai famoso emendamento riferito alla riforma della PA. Sullo sfondo rimane però il problema contraddistinto dalla liquidazione: il governo Renzi vorrebbe erogarla solo al momento della maturazione dei requisiti dettati dalla legge Fornero (2017 o 2018), si tratterebbe di una beffa ma al momento non si hanno notizie precise: quel che è certo è che la prima grande vertenza previdenziale, da sempre al centro della riforma delle pensioni 2014, sta per essere risolta.

Riforma pensioni 2014, esodati: ok Senato a sesta salvaguardia sarà la svolta



Come accennato in apertura, il caso più urgente tra quelli che gioco forza confluiranno nella prossima riforma delle pensioni 2014 sta vivendo una fase di stallo: l’ok alla sesta salvaguardia pro esodati è giunto solo dalla Camera, e per il via libera del Senato bisognerà attendere ancora del tempo per via del vero e proprio ‘ingorgo’ di provvedimenti che andranno discussi in Aula. Il si del Senato è una semplice formalità ma il suo arrivo coinciderà con la svolta attesa da tempo: Poletti, Padoan, Damiano e il governo Renzi si metteranno infatti subito al lavoro per risolvere strutturalmente la vertenza e riformare al contempo il sistema previdenziale. Al riguardo ci sarebbe già una proposta firmata da Damiano, vediamo quale.

Riforma pensioni 2014, prepensionamento: Damiano insiste, ‘Uscita con 35 anni di contributi’



Stando a quanto dichiarato dal presidente della Commissione Lavoro, la prossima riforma delle pensioni 2014 dovrebbe essere costruita attorno alla propria proposta di legge: ‘E’ ormai emersa con forza la necessità di introdurre nel sistema pensionistico un criterio di flessibilità - ha dichiarato Damiano parlando di riforma pensioni 2014 e prepensionamento - su questo tema esiste una proposta di legge del PD che consente, con 35 anni di contributi, di andare in pensione a partire dai 62 anni, oppure con 41 anni di contributi, per uomini e donne, indipendentemente dall’età anagrafica’. L’ipotesi Damiano è nota da tempo, ma l’elevato peso economico attribuito dall’INPS alla manovra (oltre 40 miliardi di euro) stoppa sul nascere ogni possibile dibattimento: e Voi che cosa ne pensate? Siete favorevoli alla proposta del presidente della Commissione Lavoro? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!