Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito connesso alla riforma delle Pensioni 2014 del governo Renzi: le ultime notizie su Quota 96 Scuola, esodati e prepensionamento sono estremamente positive, in primis quelle fornite dal membro PD Manuela Ghizzoni, da sempre vicino al caso dei Quota 96 della Scuola. Prosegue spedito anche l’iter pro esodati, dopo di che si procederà a riformare strutturalmente il sistema previdenziale (il ricorso all’istituto del prepensionamento appare scontato da questo punto di vista).
Facciamo allora il punto in merito ai temi nevralgici connessi alla prossima riforma delle pensioni 2014 di Renzi; i casi Quota 96 Scuola ed esodati potrebbero finalmente essere risolti.
Riforma pensioni 2014 Renzi, ultime notizie Quota 96 Scuola: emendamento giudicato ammissibile
Niente riforma pensioni 2014 ma soluzione comunque vicina per il caso Quota 96 Scuola: con un tweet consegnato alla rete nella tarda serata di ieri, il deputato PD Manuela Ghizzoni ha infatti annunciato che l’emendamento presentato alla riforma della PA è stato dichiarato ammissibile. Un’ottima notizia dunque, anche se il folto numero di emendamenti accolti (oltre 1.500) potrebbe incidere sui tempi di voto; sullo sfondo rimane ancora la questione connessa al TFR, con i 4000 docenti Quota 96 che potrebbero dover aspettare alcuni anni per il relativo versamento. Sarebbe un’autentica beffa.
Riforma pensioni 2014 Renzi, ultime notizie esodati: salvaguardia vicina, Consiglio lombardo approva referendum pro abolizione legge Fornero
Il caso prioritario per quel che concerne la riforma pensioni 2014 di Renzi è senz’altro quello degli esodati; la sesta salvaguardia è ormai ufficiale (alla fine di luglio anche il Senato darà il suo si), con altri 32mila individui che fruiranno di un paracadute dalla Legge Fornero. Con la sesta salvaguardia il computo del danaro sborsato per ‘salvare’ le vittime della stessa Legge è salito a ben 11 miliardi di euro. Un’enormità, una cifra che contribuisce ad alimentare tutte le perplessità connesse alla ratifica di una delle riforme più criticate di sempre.
Restando sempre in tema di riforma pensioni 2014 bisogna poi dare conto della decisione assunta dal Consiglio regionale della Lombardia, che con 50 voti favorevoli e 17 contrari ha approvato la proposta di referendum pro abolizione legge Fornero. Le forze politiche promotrici del referendum chiedono in particolare l’abrogazione dell’articolo 24 che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile, ovvero sia la norma che ha generato tra gli altri anche il caso esodati. Dopo la ratifica della sesta salvaguardia scatterà la fase bis della riforma delle pensioni 2014 di Renzi, quella finalizzata a risolvere strutturalmente la vertenza e a modificare il sistema previdenziale italiano.
Riforma pensioni 2014 Renzi: prepensionamento chiave dei provvedimenti futuri
Questa seconda fase verrà quasi certamente costruita attorno all’istituto del prepensionamento: il ministro Poletti e il presidente della Commissione Lavoro Damiano hanno già sottolineato l’intenzione di dare vita ad un sistema più flessibile e meno rigido, con il secondo a spingere in particolare per l’approvazione della proposta di legge che fissa la possibilità di adire al prepensionamento raggiunti i 62 anni d’età. Nonostante tutto non è ancora chiaro verso che lidi proseguirà la seconda parte della riforma delle pensioni 2014 di Renzi: Poletti ha già sottolineato che è in corso la valutazione d tutta una serie di meccanismi previdenziali coi quali ‘flessibilizzare l’uscita dal lavoro’. Staremo a vedere: continuate a seguirci, vi terremo aggiornati.