Non accenna ad esaurirsi il dibattito in tema di pensione anticipata 2014: le ultime dichiarazioni rilasciate al riguardo da Giuliano Poletti tracciano un percorso annunciato per un verso ma difficilmente prevedibile dall’altro, il tutto mentre appare sempre più delineata la riforma sviluppata dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano. La pensione anticipata 2014 subirà dunque un profondo processo di revisione, con prepensionamento e flessibilità individuati quali cardini dell’intera manovra.

Pensione anticipata 2014, piano Poletti e riforma Damiano: prepensionamento e flessibilità le chiavi, il DEF sarà la vera guida



Come accennato in apertura, non si esaurisce il dibattito connesso alla prossima riforma della pensione anticipata 2014: le ultime dichiarazioni rilasciate da Poletti parlano chiaro - ‘Prima risolveremo le vertenze sociali più gravi, poi renderemo il sistema più flessibile e meno rigido’ -, si farà di certo qualcosa nel tentativo di flessibilizzare l’uscita dal lavoro concedendo un più ampio margine di scelta ai lavoratori cha abbiano maturato certi tipi di requisiti.



La possibilità di adire al prepensionamento con penalizzazioni sembra al momento la via più probabile, ma molto dipenderà dalle coperture economiche necessarie: come già sottolineato nel corso di precedenti contributi, la riforma di Damiano fissa la possibilità di adire al prepensionamento raggiunti i 62 anni d’età più 35 di contributi, una manovra il cui peso economico è stato stimato dall’INPS in oltre 47 miliardi di euro. Decisamente troppi. Le alternative sarebbero quelle di concedere Quota 100 o di istituire un prestito INPS o APA (assegno pensionistico anticipato), ipotesi esistenti sulla carta ma sin qui mai concretamente perseguite.



Che la manovra di riforma della pensione anticipata 2014 sarebbe stata costruita su prepensionamento e flessibilità era del resto chiaro sin da aprile, e più precisamente dall’atto di presentazione del DEF; all’interno del documento di Economia e Finanza (che presto si dettaglierà in tutta una serie di nuove norme) il governo ha infatti chiaramente fatto presente che si cercherà di ‘costruire un sistema previdenziale più flessibile e meno rigido prevedendo un meccanismo basato su incentivi e disincentivi’. Dunque prepensionamento e flessibilità con incentivi e disincentivi concessi in base all’età raggiunta la quale si opta per l’uscita dal lavoro.

Pensione anticipata 2014, piano Poletti e riforma Damiano: coperture economiche autentico problema, Italia sconta epoca dei baby pensionati



Ogni ipotesi di riforma relativa alla pensione anticipata 2014 si scontra con il problema delle coperture economiche (pensiamo al piano di Damiano che vorrebbe il prepensionamento a 62 anni), una forte criticità che scandisce ogni provvedimento specie in ambito previdenziale. Il punto focale risiede nel fatto che ad oggi il sistema pensionistico italiano è costretto a scontrarsi con le 'leggerezze' commesse in passato, quando 15 o 16 anni di lavoro erano sufficienti per adire al pensionamento. Da lì non si è fatto altro che innalzare l’età pensionabile, con la riforma Fornero a costituire solo la punta dell’iceberg.



Tornando ai giorni nostri il dibattito in tema di pensione anticipata 2014 è sempre più caldo: le vertenze sociali più gravi (esodati e Quota 96 su tutti) si avviano alla risoluzione, dopo di che si valuterà più nel dettaglio ogni ipotesi di riforma strutturale. Un provvedimento quest’ultimo che quasi certamente verrà inserito nella prossima Legge di Stabilità.