Il Miur ha reso noto che a settembre ci saranno 32500 assunzioni. La notizia è però controbilanciata dalla proposta choc che prevede, se confermata, l'assegnazione delle supplenze brevi ai docenti di ruolo: corrispettivo 0 euro. Sono queste le principali novità sulla Riforma Scuola 2014 trapelate nelle ultime ore.

MIUR: a settembre 32500 nuove assunzioni

L'anno scolastico 2014-2015 prevede l'immissione in ruolo di 32mila e 500 nuove unità. Dal Ministero, però, si precisa che non tutti saranno docenti: circa 4500 posti di lavoro, infatti, sono riservati al personale Ata e 28 mila invece saranno i professori. All'interno di questa categoria, però, una fetta è dedicata agli insegnanti di sostegno.


Riforma Scuola 2014: supplenze brevi a gratuite

Stando alle ultime dichiarazioni del sottosegretario del Ministero dell'Istruzione Roberto Raggi l'intenzione è quella di risparmiare sulle supplenze brevi che fino ad adesso sono assegnate agli iscritti nelle graduatorie d'istituto. Secondo quanto dichiarato a Repubblica, il governo guidato da Matteo Renzi vorrebbe di fatto mettere definitivamente a casa circa 300 mila persone che dovrebbero reinventarsi un nuovo lavoro, sempre che non l'abbiano già fatto vista la vergognosa situazione di precarietà a cui sono condannati e che è stata bacchettata anche dall'Unione Europea. Così facendo, dunque, le supplenze brevi andrebbero ai docenti di ruolo che vedrebbero il loro orario di lavoro aumentato. Una sorta di straordinario che però non sarebbe affatto retribuito ma che determinerebbe un risparmio significativo per le casse del Miur. Il concetto è alla base della "banca delle ore" di cui si è parlato, che se approvata statuirebbe di fatto la disponibilità per i professori a ricoprire quelle ore che un tempo erano riservate ad altri colleghi. Inevitabile, a questo punto, che il mondo della scuola sia sul piede di guerra. La politica, come sua abitudine, si riempie la bocca nel parlare dell'importanza della scuola per poi ritrovarsi, come al solito, a tagliare in maniera lineare un settore che dovrebbe essere il petrolio per un Paese che ha bisogno di ripartire.