Così come ha fatto sui possibili prelievi sulle Pensioni che ha subito smentito, non ha ancora fatto dietrofront sulle proposte di pensione anticipata e prestito pensionistico il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti impegnato sulle proposte di riforma pensioni e riforma del lavoro (Jobs Act) all'esame del Governo Renzi. "Stiamo valutando un intervento ponte - ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali intervenendo al dibattito sulle riforme delle pensioni e del lavoro alla Festa dell'Unità a Bologna - per quei lavoratori over 50 che perdono il lavoro e nonostante i due anni di mobilità o di Aspi - ha sottolineato l'esponente del Governo Renzi - non arrivano a maturare i requisiti per la pensione".

Pensione anticipata nella riforma pensioni del Governo Renzi: il ministro Giuliano Poletti va avanti

"Ma lo faremo con uno strumento flessibile - ha aggiunto il ministro Giuliano Poletti tornando a parlare di flessibilità nel contesto della riforma pensioni - che sia compatibile con i conti perché non possiamo dimenticare il peso del debito pubblico". Il ministro del Lavoro Poletti parla quindi di "intervento ponte" sulle pensioni e di "maggiore flessibilità", e soprattutto non fa dietrofront sulla pensione anticipata per tutti e non solo per i dipendenti pubblici che usufruiranno del decreto di riforma Pa e pensioni del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia.

Ma non fa nemmeno passi avanti, quindi non si sbilancia più di tanto, sui prepensionamenti a 62 anni così come auspicano i sindacati Cgil, Cisl e Uil e diversi parlamentari. Il ministro del Lavoro sa bene infatti di dover fare i conti con le coperture finanziarie su cui ancora non si è espresso il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e Poletti ha tra l'altro più volte spiegato anche che prima di passare alla pensione anticipata occorre risolvere definitivamente le questioni ancora aperte delle pensioni dei lavoratori esodati e delle pensioni degli insegnanti Quota 96 scuola certamente tra i più penalizzati dalla riforma pensioni Fornero.

Riforma pensioni 2014, pensione anticipata per tutti a 62 anni: proposte di Cesare Damiano (Pd)

E a riproporre con forza al Governo Renzi una riforma pensioni che conceda anche ai lavoratori privati e non soltanto a quelli pubblici nuove forme di pensione anticipata è anche l'ex ministro del Lavoro del Governo Prodi, Cesare Damiano, parlamentare del Partito democratico attualmente alla guida della commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

"Le imprese non assumono, come ci ha ricordato giustamente Marchionne. Noi ribadiamo - ha detto il parlamentare del Pd Cesare Damiano che propone la pensione anticipata per tutti - che una delle cause della disoccupazione dei giovani è la mancanza di turnover. Finché i padri - ha aggiunto il deputato democratico impegnato sulla riforma pensioni e la riforma del lavoro (Jobs Act) - saranno costretti a lavorare fino a 67 anni, i figli e i nipoti resteranno fuori dai cancelli delle fabbriche. Per questo - ha aggiunto ancora il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio dove sono all'esame diversi ddl per la modifica della riforma pensioni Fornero - dobbiamo correggere la riforma delle pensioni Fornero e introdurre - ha concluso Damiano parlando di pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi - un criterio di flessibilità nel sistema previdenziale che consenta, per chi ha almeno 35 anni di contributi, di andare in pensione a partire dai 62 anni di età".