Docenti precari del Nord in subbuglio, dopo la ripartizione dei posti operata dal Ministero dell'Istruzione: la maggior parte delle 29mila circa immissioni in ruolo che entreranno nell'organico scolastico a partire dal 2 settembre prossimo, sono precari provenienti dal Sud. Il trasferimento chiesto due mesi, soprattutto nelle regioni padane, che offrono di solito più possibilità di 'chiamata', si è dimostrato decisivo: già dai giorni scorsi, erano partite già le prime contestazioni e proteste, ma ora il mondo del precariato vuole fare la rivoluzione e imporre al governo che vengano cambiate al più presto queste regole che stanno creando conflitti assurdi ed ancora più ingiustizie di quante non ne esistano già per altri motivi.

La 'radice' di questo problema è storica. Come ricorderete, nel 2007, l'ex ministro Fioroni trasformò le graduatorie permanenti dei precari in graduatorie ad esaurimento, dando la possibilità per l'ultima volta di ottenere il trasferimento di provincia. Allora, migliaia e migliaia di docenti del Sud, fecero domanda per tornare dal Nord alla propria provincia di residenza, per la paura di non poter più tornare nella propria città d'origine. Tutto cambiò con la riforma Gelmini che tagliò circa 84mila posti, molti dei quali al Sud, e quando la Corte Costituzionale dichiarò incostituzionale la norma che vietava, di fatto, la libera circolazione dei precari entro tutto il territorio nazionale. 

I docenti del Sud si sono resi conto che, in seguito ai sempre più massicci tagli alle cattedre, è praticamente impossibile sperare di poter insegnare nella propria provincia. Ecco perchè la migrazione al Nord si è trasformata in un vero e proprio 'esodo', incoraggiato, in molti casi, da punteggi più elevati rispetto ai colleghi settentrionali. Uno dei casi più eclatanti è quello rappresentato dalla graduatoria per la Scuola primaria della provincia di Torino, alla quale il Miur ha conferito 258 posti da dividere, secondo la prassi della normativa, a metà tra i precari delle GaE e i vincitori del concorso 2012. Delle 129 ipotetiche cattedre destinate alle graduatorie ad esaurimento, ben 108 verranno assegnate a 'precari nuovissimi' provenienti dalle regioni meridionali, metà delle quali dalla Sicilia.