È attesa per oggi alle ore 12:00 la firma dell'Aran che darà il via agli scatti stipendiali per il personale della scuola, docenti e ATA. La decisione è stata presa dal Consiglio dei Ministri in data 31 agosto e comunicata tempestivamente, ma in pochi credevano che si sarebbe concretizzata. Adesso, a poche ore dal momento cruciale è davvero difficile credere alla possibilità di un ripensamento, anche se, come ci insegna la vicenda dei Quota 96 e dell'Italia in generale, non si può mai dire.

Il provvedimento permetterà di recuperare gli scatti d'anzianità negli stipendi del 2012.

Scuola, scatti anzianità docenti e ATA: non tutti d'accordo

La decisione del Consiglio dei Ministri però, non ha messo d'accordo tutti i sindacati di categoria. Mentre CISL, SNALS, UIL, GILDA sono soddisfatti, ANIEF e FLCGIL si trovano in disaccordo per l'uso dei fondi destinati al potenziamento dell'offerta formativa. Ricordiamo, infatti, che parte dei fondi sono stati recuperati attingendo in modo parziale al fondo d'istituto. Ad ogni modo, dal momento in cui vi sarà la firma dei sindacati, avverrà l'aggiornamento del sistema NoiPA, che permetterà di pagare il dovuto, compresi gi arretrati.

Quando?

Scuola, scatti anzianità docenti e ATA: quando i pagamenti?



Dato che l'intesa è stata raggiunta e manca solo la firma odierna, i tempi per l'accredito degli scatti di anzianità nella busta paga di docenti e personale ATA della Scuola dovrebbero essere brevi. Una volta aggiornato il sistema NoiPA, le nuove posizioni stipendiali dovrebbero essere attive da subito. Si prevede che la differenza si inizierà a vedere sin dalla busta paga del prossimo mese, ovvero settembre. Al più tardi, nel mese di ottobre.  In mezzo a tante sconfitte del personale della scuola, finalmente sembra stia per arrivare una piccola vittoria per docenti e ATA. Un diritto negato da oltre due anni, che non poteva essere ignorato. Settembre-ottobre sono mesi in cui si attende di risolvere un'altra questione importante: sarà emessa la sentenza dalla Corte Europea di Giustizia circa la posizione dei precari italiani con oltre 36 mesi di servizio nella scuola.