Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito relativo a pensione anticipata 2014 e riforma della previdenza: in primo piano troviamo gli ultimi dati diffusi dall’Inps e l’ennesimo appello a firma Cesare Damiano, con il presidente della Commissione Lavoro ad aver richiamato il governo Renzi su temi delicatissimi e di stretta attualità come la Legge Fornero, l’età pensionabile e il ricambio generazionale.
Sullo sfondo continua però l’atteggiamento dell’Esecutivo, che si limita ad ignorare qualsiasi suggerimento giunga dall’esterno e ad annunciare clamorosi ribaltoni salvo poi stralciare emendamenti o rimangiarsi la parola data. L’intervento che andrà ratificato a proposito di pensione anticipata 2014 e previdenza è estremamente delicato (ieri è tornato a parlarne anche il ministro del lavoro Giuliano Poletti), e la scossa in questo senso potrebbe giungere con l’avvio del dibattito connesso alla Legge di Stabilità, un provvedimento all’interno del quale il governo Renzi non potrà esimersi dal trattare certe tematiche di natura previdenziale.
Pensione anticipata 2014, piano Damiano e dati INPS: governo Renzi assente, urge maggiore determinazione
‘Le imprese
non assumono: noi ribadiamo che una delle cause della disoccupazione dei giovani è la mancanza di turnover. Finché i padri saranno costretti a lavorare fino a 67 anni, i figli resteranno fuori dai cancelli delle fabbriche. Per questo dobbiamo correggere la riforma Fornero ed introdurre un criterio di flessibilità nel sistema previdenziale che consenta, per chi ha almeno 35 anni di contributi, di andare in pensione a partire dai
62 anni di età’: con queste parole Cesare Damiano è tornato a parlare di previdenza e
pensione anticipata 2014 andando a toccare alcuni punti focali di estrema importanza. In primis la necessità di revisionare lo stesso istituto della pensione anticipata 2014, che va reso
più flessibile e meno rigido, e in secondo luogo la necessità di intervento su un’età pensionabile decisamente troppo elevata. Il governo Renzi continua a rimanere insensibile dinnanzi agli appelli di
Damiano, ma anche gli ultimi dati diffusi dall’INPS certificano l’esistenza di un sistema, quello previdenziale, che
stenta ad assicurare le giuste certezze: su tutti il trend relativo al
ricorso all’opzione contributivo donne, con oltre 7mila domande già presentate nel 2014 e oltre 8mila nel 2013, quando nel 2011 si era fermi ad appena
1000. Dalla ratifica della Legge Fornero in poi le donne hanno iniziato a far ampio uso di questo strumento scegliendo di auto penalizzarsi dal punto di vista finanziario
pur di ottenere un minimo di certezze sull’uscita dall’impiego. Il dibattito connesso a
pensione anticipata 2014 e previdenza continua dunque a vivere di dichiarazioni rilasciate in forma privatistica da questo o quel giuslavorista senza che il governo Renzi mostri la necessaria unitarietà nel portare avanti un disegno riformista estremamente complesso.
Pensione anticipata 2014, piano Damiano e dati INPS: Legge di Stabilità decisiva
La svolta potrebbe allora arrivare con la
Legge di Stabilità, un provvedimento nel quale il governo Renzi dovrà lavorare su
previdenza e riforma della pensione anticipata 2014 per mantenere fede a quanto previsto all’interno del
DEF firmato ad aprile. Con il Documento di Economia e Finanza il governo Renzi s è di fatto impegnato a creare già per questo 2014
un sistema pensionistico più flessibile e meno rigido, ecco che la
Legge di Stabilità (che va approvata entro ottobre) costituisce in tal senso
un’opportunità irrepetibile. E Voi cosa ne pensate? Credete che il governo Renzi coglierà l’occasione o si esiberà nell’ennesimo
dietrofront? Ritenete che sia percorribile
l’ipotesi Damiano? Dateci un parere commentando l’articolo qui sotto!